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Perché difendere Sarri ora, dopo una cocente sconfitta? Primo: per non andare sempre in soccorso dei vincitori, ma, invece talvolta, dei perdenti. Secondo: perché gli appuntamenti che contano non annoverano la Supercoppa, anche se dal punto di vista del marketing, conta assai. Terzo: perché il paragone con Allegri è di relativa importanza. E’ vero, l’anno scorso la Juve, a questo punto, aveva 6 o 7 punti in più, ma 2 o 3 anni prima era indietro dopo aver raggiunto, alla ottava giornata il quattordicesimo posto. L’anno scorso la Juve aveva perso in Champions in casa contro lo United e qualche Supercoppa non è stata vinta nemmeno da Allegri. Quarto: Allegri aveva Chiellini, Sarri non l’ha mai avuto. Quinto: la politica dei parametri zero non è affar suo. 
 
Sesto, e più importante, aver scelto Sarri non significa un cambiamento temporale, bensì epocale. Ergo: un’epoca è più lunga d’un periodo.  Quanto tempo ha impiegato Klopp per vincere qualcosa? Due anni. Ora dopo 3 mesi, nel corso d’una rivoluzione, si vorrebbe una Juve con lo scudetto cucito sulle maglie, un galoppo in Champions ( che c’è ), tutti i possibili trofei limitrofi, un gran gioco. Ci vuole, proprio nella difficoltà, la virtù dei forti: pazienza, modernamente declinata con resilienza. 
Semmai l’appunto va fatto alla società per aver deciso tutto troppo in fretta, per non aver trovato prima il condottiero della truppa, per non averlo minimamente coinvolto nelle scelte di mercato, per essere stata attratta dalle sirene dei parametri zero. Mancano Chiellini e un centrocampista degno di questo nome. La colpa non è di Sarri. Perché difendere Sarri ora, dopo una cocente sconfitta? Primo: per non andare sempre in soccorso dei vincitori, ma, invece talvolta, dei perdenti. Secondo: perché gli appuntamenti che contano non annoverano la Supercoppa, anche se dal punto di vista del marketing, conta assai. Terzo: perché il paragone con Allegri è di relativa importanza. E’ vero, l’anno scorso la Juve, a questo punto, aveva 6 o 7 punti in più, ma 2 o 3 anni prima era indietro dopo aver raggiunto, alla ottava giornata il quattordicesimo posto. L’anno scorso la Juve aveva perso in Champions in casa contro lo United e qualche Supercoppa non è stata vinta nemmeno da Allegri 
Quarto: Allegri aveva Chiellini, Sarri non l’ha mai avuto. Quinto: la politica dei parametri zero non è affar suo. 
Sesto, e più importante, aver scelto Sarri non significa un cambiamento temporale, bensì epocale. Ergo: un’epoca è più lunga d’un periodo. 
Quanto tempo ha impiegato Klopp per vincere qualcosa? Due anni. Ora dopo 3 mesi, nel corso d’una rivoluzione, si vorrebbe una Juve con lo scudetto cucito sulle maglie, un galoppo in Champions ( che c’è ), tutti i possibili trofei limitrofi, un gran gioco. Ci vuole, proprio nella difficoltà, la virtù dei forti: pazienza, modernamente declinata con resilienza. 
Semmai l’appunto va fatto alla società per aver deciso tutto troppo in fretta, per non aver trovato prima il condottiero della truppa, per non averlo minimamente coinvolto nelle scelte di mercato, per essere stata attratta dalle sirene dei parametri zero. Mancano Chiellini e un centrocampista degno di questo nome. La colpa non è di Sarri.