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Diario del tifoso è la nuova rubrica de IlBianconero.com: un racconto delle partite della Juventus da un punto di vista speciale, per coglierne le sfumature più nascoste. Dallo stadio, dal divano, o chissà dove: perché quella per il bianconero è una passione che si insinua e non ti abbandona, ovunque tu sia.

Caro diario, iniziamo dalla fine: io non so se questa vittoria sarà l’inizio di una rimonta o un altro scherzo beffardo che non avrà un seguito. So però che è stato bello tornare ad esplodere quel misto di rabbia, felicità e sollievo per un gol di Cuadrado a tempo scaduto. È un gol che ricorda quelli di Lione e San Siro per somiglianza, quello contro il Torino per peso specifico: se questo era davvero l’ultimo treno, l’abbiamo preso un secondo prima che partisse e senza autenticare il biglietto - ci sarà tempo per farlo. Ma siamo dentro, negli ultimi vagoni con ancora qualche posto disponibile e tante carrozze da risalire prima che il treno arrivi a destinazione.

Caro diario, quel gol al 91’ è stato decisivo anche per te: perché senza, questa volta, sarebbe stata davvero dura trovare qualcosa da scrivere. La Juventus è ancora troppo poco per ispirare una qualsiasi forma creativa, e dunque parole che non siano vuote e ripetitive. Senza il guizzo di Juan, questa pagina sarebbe rimasta bianca, come in un obsoleto linguaggio giornalistico si dice delle reti delle due porte quando la partita finisce 0-0. Però, se spesso ci ripetiamo che “fino alla fine” non è solo un motto, un motivo ci sarà. Certo, ci sono state partite e stagioni in cui crederci fino alla fine ci veniva decisamente più facile e naturale, altre in cui bisogna attendere un segnale di risveglio, come è successo ieri sera con l’espulsione di Milenkovic.

Ora però è tempo di non guardarsi troppo indietro e non pensare più ai punti lasciati per strada o alle occasioni perse. Ma faccio a te e a chi ti legge una domanda, retorica dal mio punto di vista: questa Juventus basterà per restare a bordo di quel treno? La risposta la sapete e la sai anche tu, caro diario: un tifoso, dopo questa partita, gode e gioisce tanto, ma lo fa per un tempo limitato. A freddo ripensa a quanto questa squadra sembri ancora assemblata male, confusa e sconnessa. E infine, caro diario, un tifoso spera: pur non credendo nei miracoli, spera che un gol di Cuadrado a tempo scaduto possa riconnetterla, chiarire le idee e legarla come un corpo unico e non come membra disarmonizzate. Spera, insomma, che la storia si ripeta, così da potervi assistere e riempirne le tue pagine.