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Andrea Favilli e Riccardo Orsolini, due dei maggiori prospetti del calcio italiano, entrambi legati alla Juventus. Il primo, attaccante, è passato solo pochi giorni fa praticamente a titolo definitivo (prestito più obbligo di riscatto) al Genoa, con il club bianconero che tiene un occhio sempre vigile sul suo presente in vista del futuro, dopo averci puntato fin dalle giovanili e averlo messo in vetrina durante la scorsa tournée americana (3 gol); il secondo, esterno d'attacco, già da un paio di stagioni cerca di emergere in Serie A, prima all'Atalanta e ora a Bologna, dove finalmente sta trovando lo spazio meritato e degno di un capocannoniere del Mondiale U20, 5 gol come in passato accadde a gente del calibro di Messi e Aguero. Due talenti classe 1997, gioielli del loro procuratore Donato Di Campli, che ne ha parlato in esclusiva ai microfoni de ilBianconero.com. L'agente, poi, ha commentato anche il presente di altri giocatori della sua scuderia, tra Juve, giovani e una "scommessa".

Il talento Orsolini: a che punto è l'affare con la Juve: il Bologna lo riscatterà?
"Sono cose che stanno vedendo le società per il momento, io come procuratore entro solo alla fine, se ci sarà un accordo ci chiameranno e firmeremo. Al momento nessuno l'ha fatto, quindi per ora restiamo così".

Di nuovo in campo dopo l'infortunio che l'ha tenuto ai box per 15 giorni, proprio contro la Juve: che sapore ha questa partita?
"Non so se giocherà dal primo minuto, deciderà l'allenatore, ma l'importante è che lui abbia recuperato pienamente da questo stiramento al soleo e sia a disposizione. Affrontare la Juve ha sempre un sapore particolare, sapendo anche che è un giocatore di provenienza bianconera".

Un voto alla sua stagione, fino a qui. Quanto può crescere ancora?
"Siamo soddisfatti, è cresciuto sotto il profilo del gioco, ma il vero Orsolini deve ancora uscire perché noi sappiamo il valore e lo deve dimostrare".

L'arrivo di Mihajlovic: dal campo al mercato voluto da lui (Edera per esempio), quanto può influire?
"Il mercato non influisce nulla secondo me, Riccardo deve pensare solo a giocare e a non vedere fantasmi. Se è bravo meriterà di giocare, altrimenti starà fuori. Non credo che Mihajlovic gli abbia detto qualcosa di particolare, deve impegnarsi e lo sta facendo".

L'altro talento: Favilli. Solo 5 presenze e tanti infortuni, quando tornerà?
"Dovrebbe rientrare la prossima domenica, sta facendo le cose con attenzione per rientrare e non uscire più. Purtroppo da più di un anno è perseguitato dalla sfortuna, prima il ginocchio e poi tanti infortuni, che sono anche logici a livello muscolare dopo questo grande infortunio. Io lo dico sempre, Andrea sarà un prospetto importantissimo nel calcio italiano, anche in ottica Nazionale maggiore".

Quanto bene può fare alla sua crescita Prandelli, rispetto alle precedenti gestioni?
"Ha grandissima stima di lui, quindi sicuramente avrà il suo spazio per mettersi in mostra".

Sono cambiati i parametri dell'operazione: da diritto a obbligo di riscatto per il Genoa, con la Juve sullo sfondo per il futuro. E' un aspetto positivo nella sua crescita?
"E' tutto positivo, nel senso che ci aspettiamo di progredire nel tempo. E' chiaro che sono successe tante cose negative che non sono dipese da lui, ma da tanta sfortuna, e non si può far nulla contro i malanni fisici. Ma ora siamo pronti per ripartire".

Due giovani nella Juve: Gabriele Morelli nell'U23 e Davide Di Francesco in Primavera. Come se la stanno cavando?
"Morelli ha fatto moltissime presenze e sta facendo bene, il merito va dato alla sua duttilità: terzino ma non solo. E' ancora giovane ed è tra i più utilizzati. Questa esperienza nella Juve gli farà bene. Di Francesco è stato uno dei migliori giovedì con la Nazionale U18, ma deve trovare continuità con la Primavera, speriamo che il mister gli dia la possibilità".

Coulibaly: la scommessa. Una storia difficile ed emozionante alle spalle, dopo Pescara lo voleva la Juve, ma ora è dell'Udinese. Sei mesi difficili e poi il prestito a Carpi: dove può arrivare?
"Non si è perso, c'è stata qualche valutazione di qualche dissennato che l'ha emarginato. Ora è a Carpi dove non sta facendo benissimo, è proprio il migliore in campo in ogni partita, tanto che verrà convocato in Nazionale del Senegal. Chi lo ha messo fuori a Udine ha avuto torto".