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Merih Demiral o Matthijs De Ligt. Un ritornello nella testa di Maurizio Sarri, che sfoglia la margherita per scegliere chi schierare dal 1’ minuto, accanto all’intoccabile Bonucci, nella prima partita che vale un trofeo della stagione, domenica pomeriggio, alle 18.30 italiane, contro la Lazio. C’è la Supercoppa Italiana in palio, ma tra mister 75 milioni e l’energico turco ne può giocare solo uno.

IN FORMISSIMA - Il momento di forma di Demiral è abbagliante. Inutile negarlo, nelle ultime settimane il turco si è preso la scena a suon di scivolate e interventi decisi. Due partite da top player assoluto, dopo le polemiche delle ultime settimane, non sempre legate al campo. Come si fa a lasciarlo fuori domenica? La sua fisicità di sicuro può essere utile contro gli attaccanti della Lazio, e non cavalcare questo suo periodo d’oro può essere un sacrilegio. Ma c’è un fattore che spinge verso una scelta diversa, che porta De Ligt titolare al fianco di Bonucci: l’esperienza.

FATTORE VINCENTE - Paradossale, certo, che si definisca esperto un ragazzo di appena 20 anni. Ma la verità è questa: De Ligt ha vissuto da protagonista, capitano 19enne, la cavalcata dell’Ajax lo scorso anno in Champions. E’ sicuramente più pronto di Demiral a giocare partite da dentro o fuori, in cui un singolo errore può costare carissimo. Sarri lo sa, ed infatti a dispetto delle previsioni le possibilità di vedere il centrale olandese domenica salgono ora dopo ora. Difficile spodestare questo Demiral, ma la capacità di giocare queste gare di De Ligt può fare la differenza nella scelta che Sarri prenderà