commenta

La sconfitta contro il Barcellona è stata la caduta di una squadra ancora inesperta per questi palcoscenici, rispetto a un'avversaria pur in crisi ma con le spalle europee più larghe. Facciamo nostro questo concetto espresso con la consueta sintesi e pacatezza da Andrea Pirlo nel post-Barça per applicarlo a un giocatore in particolare, che ha contribuito ad ammazzare le possibilità di rimonta della Juventus facendosi espellere a 5 minuti dal 90', quando ancora il risultato era di 0-1 e nel finale si poteva azzardare un forcing: Merih Demiral.

BOCCIATO? NO, SOLO RIMANDATO - Il difensore turco è uno degli uomini su cui puntare, ne siamo convinti come prima e più di prima. Sì, più di prima, perché quella combinazione di cartellini gialli in un quarto d'ora (Messi fermato mentre era lanciato sulla trequarti, prima ammonizione, e l'evitabilissima entrata in ritardo su Pjanic nella sua metà campo, secondo giallo) è un esame, di quelli indispensabili a crescere per un irruento come lui. Un irruento di quelli da tenersi stretti, se imparano a controllare i bollenti spiriti e metterli al miglior servizio possibile della squadra.

ESORTAZIONE - Del resto, chi potrebbe affermare che Paolo Montero non abbia dato un gran contributo alla causa juventina? Eppure, è un primatista di espulsioni. Basta saperle "spendere" con un minimo di sale in zucca. Demiral col Barcellona ha dimostrato di essere ancora un po' acerbo, leggasi "ingenuo", per certi palcoscenici. Ma ora c'è da pensare allo Spezia e al prosieguo del campionato e del percorso di crescita. Personale e di squadra. Forza Merih, hai 22 anni ma alla Juve si deve crescer presto. E tu hai tutte le carte in regola per farlo.