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Ad eccezione dei primi anni ’90 i cui ruoli si invertirono, Juventus-Sampdoria è sempre stata una sfida tra Golia e Davide con questi ultimi che soltanto in cinque occasioni si sono imposti a Torino. E l’ultima volta accadde nella maniera più inaspettata possibile. I bianconeri guidati da Antonio Conte erano in vantaggio di un gol e di un uomo, ma i blucerchiati allenati da Delio Rossi riuscirono incredibilmente a capovolgere il risultato rendendo il pomeriggio dei padroni di casa un vero e proprio horror. La redazione de “IlBianconero” ha contattato proprio l’artefice di quel successo e con lui ha discusso i temi più importanti della sfida delle 12:30:

JUVE-SAMP - “Sarà sicuramente una partita sbilanciata in favore della Juventus che, partita dopo partita, sta dimostrando di essere la più forte e la più completa della Serie A. La Sampdoria arriva da un buon momento e gioca un buon calcio, Quagliarella sta vivendo un momento di grande forma ma siamo su due livelli completamente diversi. Se la Juve farà la Juve, non c’è partita. Fossi in Giampaolo non snaturerei il mio modo di giocare, tanto sei consapevole che puoi lasciare dei punti all’Allianz Stadium. Lui è consapevole di questo e non credo che verrà a far le barricate. Come fare risultato contro la Juventus? Semplice: la Juve dovrà sottovalutare l’avversario – e non credo che accadrà – e la Samp dovrà vivere una giornata di grazia e giocare un match perfetto. Dovranno esserci tutte le componenti favorevoli, esattamente come accaduto nel 2013”.

NESSUNA SPERANZA PER IL NAPOLI - “Non credo che la Juventus avrà delle ripercussioni rispetto alla partita di Bergamo, possono capitare dei cali di concentrazione quando giochi più di una volta alla settimana. I giocatori, poi, sono molto forti e la rosa è in grado di sopperire anche al turn-over. Campionato? E’ da inizio campionato che non credo ci siano speranze per gli inseguitori, a maggior ragione adesso con questi punti di vantaggio. Il perché è molto semplice: tutto dipende sempre dalla Juve e non dalle altre squadre come il Napoli. I bianconeri sono superiori in tutto e per tutto: dalla qualità dei calciatori che le permettono di avere tre squadre competitive fino ad arrivare al fatturato. Puoi cercare di contrastarla con una buona organizzazione, con un po’ di fortuna e con qualche acquisto azzeccato, ma alla fine in questo torneo vincono sempre loro”.

IL MATCH DEL 2013 – “Ero da pochi giorni alla guida della Sampdoria, sapevo di incontrare una grande squadra e di non poter andare a Torino a mettere il pullman davanti alla difesa. Prima o poi, così, il gol lo prendi. Le premesse iniziali non erano proprio a nostro favore: ci siamo ritrovati sotto 1-0 e con un uomo in meno a causa dell’espulsione di Berardi a metà della prima frazione di gioco. In 11 contro 10, la Juve aveva preso il sopravvento e ricordo anche un palo colpito. Noi, però, non ci siamo arresi e nella ripresa l’abbiamo ribaltata con Icardi sfruttando le uniche chance che ci erano capitate. E addirittura siamo andati vicini a marcare il terzo. Una partita davvero strana, perché allo ‘Stadium’ capita 3 volte su 100 di battere la Juventus. E noi ci siamo riusciti. Successivamente l’abbiamo battuta anche al ritorno e la mia Sampdoria è stata l’ultima squadra a fare 6 punti tra andata e ritorno contro di loro. Sono molto felice di questo (sorride ndr)”

ICARDI NON ERA CONVINTO DELLE SUE POTENZIALITA’ - Eppure non tutti sanno che quel match, Icardi, avrebbe potuto anche non giocarlo. Sì, perché il tecnico romagnolo negò al giovane attaccante la chiamata in nazionale per il mondiale Under 18 e litigò furiosamente con il suo entourage: “Gli dissi che avrebbe giocato titolare e che un giorno mi avrebbe ringraziato per questo. L’attaccante nerazzurro, all’epoca, era la quinta punta e pur essendo così giovane aveva terminato la stagione segnando 10 gol. Ora è diventato un grandissimo giocatore, ma all’epoca non era propriamente convinto delle sue potenzialità. I discorsi di mercato non mi competono (in riferimento ad un possibile interesse della Juventus per Icardi ndr), io sono un allenatore che allena i giocatori. Onestamente non sapevo nemmeno che andasse all’Inter”.

DYBALA SPACCHERA’ LE PARTITE - “Dybala è un giocatore di qualità, adesso la sua stella sta un po’ brillando di meno rispetto a quella degli altri ma credo che nel girone di ritorno spaccherà le partite. Lui gioca in una squadra al top e deve dare sempre il massimo per poter competere con dei compagni che sono dei fuoriclasse. L’allenatore è molto intelligente e scafato, preferisce affidarsi alla fantasia piuttosto che alla metodicità. Un giocatore come Mandzukic garantisce un grande equilibrio, per cui può giocare tranquillamente con le tre punte e avere dei giocatori offensivi che tornano indietro a difendere. E grazie a questo lavoro di squadra, Ronaldo può permettersi di fare meno sacrifici”.

SCIOCCO INDICARE OGGI COME FAVORITA LA JUVENTUS - “In Champions devi essere al massimo in ogni partita che affronti, il discorso è che nelle partite giocate in 180’ può succedere davvero di tutto. Specialmente se giochi contro squadre dello stesso livello come Barcellona, City, PSG. Addetti ai lavori come Messi e Klopp hanno indicato la Juventus come favorita, ma a mio avviso è sciocco pensarlo prima di giocare gli ottavi. L’importante è arrivare al top a marzo, poi se ne riparlerà”.

@_Morik92_