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Ferdinando Del Sole è una delle promesse del calcio italiano e del futuro bianconero. La Juve lo ha acquistato negli ultimi giorni dello scorso mercato, ma non lo ha voluto in quel di Torino: ha preferito, infatti, che continuasse la sua avventura al Pescara, per beneficiare della grande fiducia di Zeman, ma soprattutto per farlo abituare a un campionato con ritmi e spirito più probante di quello Primavera. Lui, attaccante classe 1998, si è raccontato così a Tuttosport: "La mia prima reazione quando ho saputo che i bianconeri mi volevano? Beh, giocare nella Juventus è il sogno di tutti i bambini. E’ un top club. E un giorno mi piacerebbe andare a Vinovo ad allenarmi con i campioni bianconeri".
 
PRESENTAZIONE - "Fin da piccolo ho sempre indossato i panni del trequartista, poi con il passare del tempo sono diventato esterno. E ora gioco da esterno destro nel 4-3-3 di Zeman: sono un mancino abituato a rientrare per provare la conclusione. Un po’ come Orsolini. La Juve mi ha acquistato a titolo definitivo e il 50% di un’eventuale futura rivendita andrebbe al Pescara". 
 
IL GIORNO - "L’operazione era ben avviata a gennaio dell’anno scorso, ma alla fine è saltata per alcuni problemi. Tutto rinviato a giugno quando è arrivata la chiamata del mio procuratore il quale mi disse che la Juve mi aveva preso. Non mi sono recato io a Torino, è stato il mio agente a portarmi i documenti da firmare a Roma dove mi stavo allenando essendo stato convocato nella nazionale Under 20. Tutto preparato con Paratici e Marotta, a quel punto ho firmato e sono molto felice". 
 
MODELLO - "E’ Dybala. Sono rimasto semplicemente impressionato dalla sua personalità, dalle qualità che ha, dai movimenti che fa: mi piace tutto di lui. Anche se da bambino in camera avevo il poster di Messi". 
 
PESCARA - "Ho segnato tre gol non in campionato, ma in Coppa Italia. Fin da subito mi sono trovato benissimo, in particolare con Zeman: credo che tutti sognino di essere allenati da lui. Il mister è un maestro, sarà lui a far sì che la mia carriera possa svoltare. E’ un allenatore che sa come prenderti, cosa dirti, quando rimproverarti e quando stimolarti. E’ quello che ci vuole". 
 
JUVE - "Se la seguo? Sì, appena posso. Ricordo la meravigliosa partita giocata la scorsa stagione contro il Barcellona, poi mi sono goduto altre partite in tv: per esempio ho visto l’ultimo Milan-Juve e sono rimasto impressionato da Higuain. Il secondo gol ai rossoneri è qualcosa di pazzesco: velo di Dybala, finta del Pipita e gol. Roba mostruosa! Contro il Benevento ho sempre avuto fiducia che la partita si sarebbe sbloccata. La Juve è una squadra compatta, le stava girando tutto contro e la palla non voleva entrare. Poi la rimonta, inevitabile...". 

HIGUAIN - "Appartiene a una ristretta cerchia di campioni, in giro ce ne sono pochi come lui. Da parte mia è normale sperare di diventare un giorno come loro, ma c’è da fare molta strada e lavorare tantissimo". 
 
CASSATA - "Sono amico di tutti. Ho un buon rapporto con Cassata, è qui con me nell’Under 20 anche se non siamo compagni di stanza. Con Francesco ci si diverte tanto: è un grande giocatore". 
 
FUORI DAL CAMPO - "Quando non gioco, guardo tante partite di serie A, B, oppure la Premier League e in particolare mi soffermo su chi gioca nel mio ruolo". 
 
TOP PLAYER - "Chi vorrei essere? Robben, è tanta roba. Guardo sempre i suoi video prima di giocare, la naturalezza con cui salta l’uomo, la sua rapidità...".