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Si può essere tifosi o analisti, con problemi di vista o fini osservatori, ma senza obiettività, difficilmente si può ragionare. Alessandro Del Piero, dopo le parole di ieri sera a Sky Sport su Mario Mandzukic, ha spaccato la tifoseria e messo in crisi il principio poc'anzi accennato: appunto, l'obiettività. ​“Mandzukic? L’avrei tenuto tutta la vita. Per quello che ha fatto, per come lo fa. La Juventus oggi non ha un giocatore così” ha detto lo storico capitano bianconero, analizzando un problema che, effettivamente, la Juve sta mostrando. Eppure, tra il problema ed il suo potenziale risolutore, si sono create alcune discordanze, specialmente tra i tifosi. Si è aperto uno scontro, perché d'altronde, per come è posta l'affermazione di Del Piero, era facile sospettare che qualche "vedova" di Mandzukic si sarebbe scatenata, dopo mesi di torpore. 

Ha senso, però, riesumare con nostalgia il calciatore croato? Come detto, per quanto si tratti di opinione, cercheremo di fare un'analisi obiettiva. Per prima cosa, bisogna riproporre la domanda diversamente: la Juventus ha bisogno di un giocatore come Mandzukic? La risposta, in questo caso, è un secco sì. Ai bianconeri manca un giocatore in grado di dare fisicità all'attacco, in grado di scambiarsi con Ronaldo all'occorrenza, ma soprattutto con il potere di occupare l'area quando il pallone fatica ad avvicinarsi alla porta avversaria - per non parlare dell'infaticabile lavoro di raccordo, ma quello è un fatto straordinario, che ha solo Mandzukic -. Alla Juve, quindi, non serviva Mandzukic, ma un giocatore che facesse parte delle cose che sapeva fare il croato. 

Il perché non servisse, è dimostrato dagli ultimi sei mesi di calcio giocato con la maglia della Juve. Per questo serve obiettività, per quanto il nome possa suscitare più bei ricordi che brutti. La sua cattiveria agonistica che ha conquistato i tifosi non si discute, ma Mandzukic resta comunque un giocatore di 34 anni, nella fase discendente della sua carriera. Non per caso, sta svernando in Qatar, con buona pace per tutti. Costruire con questi presupposti, sarebbe come pensare di puntare una stagione intera su Gonzalo Higuain, over 30 e reduce dalla peggiore stagione in carriera, senza offrire alternative al duo Dybala-Ronaldo. Questo sarebbe un errore. Purtroppo però, questo è stato l'errore, al pari di come sarebbe stato se al posto del Pipita fosse rimasto Marione. In sostanza, con il rimpianto si fa poco di costruttivo, per quanto ci si possa sfogare rimpiangendo: si può invece contestare, con garbo, che ci sono problemi strutturali che non sono stati risolti.