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Da juventino abbastanza vaccinato, nella storia bianconera, non mi infastidisce perdere. Ci sta: una serataccia, l'avversario più forte, la sfortuna, ma mi fa imbestialire il COME si perde. E mi fa imbestialire quando si perde senza neppure provarci. Perché ieri sera, al Wanda Metropolitano, la cosa sconcertante è la maniera con cui è maturata la sconfitta. Imperdonabile direi. Una squadra che dichiara di puntare alla Champions, e che per vincerla si deve concentrare intanto su due partite adesso e le cinque eventuali successive, non può fornire prestazioni incolore, anonime, pavide direi, contro un avversario che, avrà si grinta, cattiveria, tecnica, ma non è certamente tra le grandissime d’Europa, non brilla tanto in campionato. Faccio un esempio per comprenderci: lo scorso anno subimmo in casa una legnata contro il Real Madrid, ma chi era presente o vide la gara, si ricorda l'andamento. Non si giocò male: si combattè almeno fino al momento dell'espulsione di Dybala, ci aveva spezzato le gambe un grandissimo Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta. Anzi, nel finale ci venne negato, in 10 contro 11 un clamoroso rigore che - ripensandoci oggi - avrebbe riaperto le sorti, per come si sviluppò la gara di ritorno. Bene, secondo voi c’è qualcosa da salvare ieri sera?

PIANO GARA - A mente fredda, credo di poter dire che non sia stata proprio questione delle scelte tecniche di Allegri, almeno ad inizio gara: oggi si discute dell’accantonamento iniziale di Cancelo, ma, per sgombrare il campo da altre valutazioni, dico subito che non si è perso per De Sciglio, dato che i gol sono arrivati su situazioni nelle quali il nostro esterno non ha proprio colpe. Intendo dire che il 4-3-3 iniziale, tutto sommato aveva la sua logica, un esterno più offensivo, Alex Sandro, uno più di copertura, De Sciglio, con l’intenzione di darsi maggiore supporto sulla sinistra e creare una “cerniera” con Matuidi e CR7, che in altre situazioni ha funzionato molto bene; il centrocampo con Bentancur mezzala e Pjanic centrale, appariva fino a ieri sera più che affidabile, e schierare in avanti Dybala, con Ronaldo e Mandzukic, scelta coerente per un proposito dichiarato alla vigilia, giocarsela e cercare di segnare comunque almeno un gol. Così non è stato, e penso che il vero errore sia stato nella mentalità con cui si è scesi in campo, quasi convinti che, lasciati sfogare gli avversari, poi la squadra avrebbe preso il controllo delle operazioni. Che, statisticamente c’è stato: possesso palla 62% fuori casa è un dato teoricamente più che soddisfacente, ma a patto che quel possesso palla non sia in orizzontale, lento, prevedibile, mai in grado di verticalizzare con efficacia, come dire, si è caduti nella trappola degli avversari.

RIPRESA SCONCERTANTE - Il primo tempo, come andamento della partita, ci stava pure. Si è fuori casa, i madridisti che cercano fin dal primo fischio dell'arbitro la rissa, uno stadio che è una bolgia (avete capito cari amici dello JS, e della curva "la Juve siamo noi, solo noi", come si mostra il calore verso la propria squadra del cuore?), Juventus che comunque punge almeno nella prima parte, due occasioni abbastanza nitide e qualche ripartenza interessante però rifinita male, VAR che ci evita un rigore inesistente. E' sconcertante invece l'andamento della ripresa, e qui mi pare che davvero si sia voluto sfidare la fortuna, anzi sfotterla: Diego Costa che sbaglia un gol che forse avrei segnato anche io a questa età e non da giovanissimo, una traversa grazie ad un miracolo di Szczesny, un gol ancora provvidenzialmente annullato grazie al VAR. Come dire quattro situazioni ultra fortunate, e ancora la squadra non cambia atteggiamento, si mantiene ancora in attesa, con un avversario che avendo sostituito i giocatori più dediti alla interdizione a centrocampo, poteva essere meglio aggredita proprio per approfittare della minore fisicità a centrocampo dei sostituti, potevano effettuarsi dei cambi fondamentali per cambiare la dinamica, mentre si è rimasti in attesa della fatale tragicità, che il gol arrivasse prima o poi, e naturalmente quando la fortuna ti offre questi doni su un vassoio d'argento, e non ne approfitti, la punizione è consequenziale, oltre che meritatissima.

CAMBI TARDIVI - Oggi c’è in giro una sorta di linciaggio verso Allegri, esagerato in molti casi, ma non del tutto privo di verità di fondo. Non dico che quest’anno la Champions si deve necessariamente vincere, ma la Juve che schiera il cinque volte vincitore, nonché e cinque volte pallone d'oro, Cristiano Ronaldo non può uscire agli ottavi di finale, tra le prime quattro deve ALMENO ARRIVARCI, e se non vince deve essere perché qualcuna si è mostrata più forte sul campo, mentre questo Atletico non è più forte della Juventus, semplicemente ha usato la giusta cattiveria contro una squadra schierata male. Se il non avere schierato Cancelo, ed avere schierato Pjanic febbricitante, erano scelte che ci potevano stare, francamente incomprensibili e tardivi i cambi. Emre Can doveva entrare prima, per dare fisicità maggiore al centrocampo; chi doveva uscire già a fine primo tempo era Mandzukic, del tutto inesistente e totalmente avulso dalla manovra, e sicuramente Cancelo doveva entrare prima, quando, entrato Morata e alleggeritosi da Simeone il centrocampo atletista, gli avversari potevano essere meglio aggrediti, avendo minori capacità di filtro.