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Mattia De Sciglio: un nome urlato per tre volte dallo speaker e dai tifosi, in una “prima volta” indimenticabile. Non ci troviamo a San Siro, ma all’Allianz Stadium, e i sostenitori vestono i colori della Juventus e non quelli del Milan. Vero, non è con il super gol segnato dal terzino al Crotone che si può giudicare la bontà dell’operazione conclusa da Marotta e Paratici la scorsa estate. Ma dopo tre mesi dall’inizio del campionato, un po’ a sorpresa, si può dire che nell’affare Bonucci-De Sciglio sia la Juve ad uscire vincitrice.

SCOMMESSA VINTA - Riavvolgiamo il nastro. Il 20 luglio Leonardo Bonucci approda ufficialmente al Milan per 42 milioni di euro. Contemporaneamente la Juve annuncia l’acquisto di Mattia De Sciglio per 12 milioni di euro più 0,5 di bonus. Giocatori agli estremi opposti della carriera: uno reduce da sei scudetti consecutivi e da una finale di Champions League, l’altro dai fischi dei propri tifosi dopo la quarta stagione consecutiva con molte ombre e poche luci. Eppure lo scenario sembra essersi improvvisamente ribaltato, con quelle cifre (ma non solo) a fare da specchio ad una Juve che in fondo ci ha guadagnato. Dal punto di vista economico, ma anche tecnico. Perché se da un lato un giocatore come Bonucci (30 anni) non rappresentava un’urgenza di mercato per il Milan di Montella, che nel frattempo aveva accolto anche Mateo Musacchio dal Villarreal, un nuovo terzino ai bianconeri serviva come il pane. Complice l’addio improvviso di Dani Alves e un Lichtsteiner in fase discendente, Marotta e Paratici si erano trovati nella necessità di regalare ad Allegri un titolare aggiunto sulla fascia destra. De Sciglio (25 anni appena compiuti), dalla sua, rappresentava tuttavia più una scommessa del tecnico che l’aveva fatto esordire ai tempi del Milan che non una vera e propria prima scelta.

ANCHE ROMAGNOLI? - Torniamo al presente: De Sciglio festeggia all’Allianz Stadium. “Non sapevo neppure come esultare, mi sono ritrovato i compagni addosso, compreso Buffon che ha attraversato tutto il campo”, confessa ridendo il classe ’92 nel postpartita di Juve-Crotone. Dopo 112 presenze tra i professionisti, è finalmente arrivato il primo gol, quello che può interrompere una parabola deludente che non sembrava aver fine. Segnale importante: perché poche ore prima il Milan di Bonucci subiva i mugugni di San Siro dopo il pareggio contro il Torino. La prima volta non si scorda mai”, scrive De Sciglio sui social, postando l’immagine del bolide (103 km/h) che ha punito Cordaz. Il 19 rossonero ripropone invece l’hashtag #hungrierthanever (più affamato che mai), condividendo la foto del tiro sbilenco finito alla sinistra di Sirigu. La differenza, ancora una volta, è chiarissima. E Allegri, identificato come il principale fattore scatenante della partenza di Bonucci, può finalmente coccolarsi senza troppi rimpianti il proprio pupillo (“Era ora…”, sospirava il tecnico ieri sera). De Sciglio-Bonucci, doppio rimpianto Milan? Chissà che non possa esserlo anche Alessio Romagnoli, profilo su cui la Juve ha rinnovato di recente il proprio interesse. Con l’eventuale, mancata qualificazione dei rossoneri alla prossima Champions e l’offerta adeguata, Marotta potrebbe mettere a segno un altro punto contro i rivali di sempre.

@mcarapex