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Matthijs de Ligt racconta il suo arrivo alla Juventus, mettendo in chiaro le cose: "Non ho mai sentito nulla sull'interesse del Manchester United - ha detto l'olandese al Telegraph - E' stato un lungo processo, come quando facevo matematica a scuola. Ho messo sul piatto i pro e i contro di ogni destinazione, e alla fine ho scelto la Juve. Se sai difendere qui sai farlo ovunque. Sono arrivato dove desideravo, so che qui posso imparare dai più grandi come Chiellini, Bonucci Buffon e Ronaldo. Continuo a osservare Cristiano in allenamento e a chiedergli consigli".

SU BUFFON - "Quando lo vedo non sembra che abbia il doppio dei miei anni con ancora tutta quella forza in corpo: ha la testa di un 29enne, ma in realtà potrebbe essere mio padre".

SU RAMSEY - "Forse sono stato più io che l'ho aiutato ad ambientarsi, ho imparato l'italiano prima di lui. Ci siamo aiutati entrambi".

SULLA JUVE - "La pressione si sente in ogni gara per dimostrare al mondo intero che sono da Juve. La Champions è sempre speciale ma la concentrazione è la stessa delle altre partite. Se a 15 anni mi avessero detto che sarei stato a questi livelli non ci avrei mai creduto, ma nel calcio c'è una nuova sfida di giorno in giorno".