commenta
E’ davvero uno strano campionato! La Juventus deve aver viziato un po’ troppo tutti: tifosi, giornalisti, addetti ai lavori, istituzioni sportive. Una volta, certo prima di nove scudetti fa, lo scudetto spesso si vinceva all’ultima giornata con un risicato punto al fotofinish. Oggi, una squadra, dopo essere stata in testa pressoché l’intera stagione e aver vinto con due giornate d’anticipo, riceve più critiche che complimenti. Perde una partita ininfluente, attenta a non subire infortuni, e giù una caterva di scappellotti.

NUMERI - Dati alla mano (goal subiti, goal fatti, partite perse) molti non si capacitano: “ha fatto meglio l’Inter, ha vinto più partite” - dicono - nessuno si è mai laureato campione d’Italia con tante reti al passivo”. E’ una strana aritmetica. Per esempio l’Inter è stata campione sì, ma di pareggi. E’ meglio pareggiare dieci partite oppure perderne cinque e vincere le altre? Nel primo caso si fanno dieci punti, nel secondo quindici. Ora, è esattamente quello che è successo: la Juve ne ha perse di più rispetto ai nerazzurri, ma ne ha pareggiate molto meno e da quando il pareggio vale un punto e la vittoria tre è considerato una mezza ( forse di più ) sconfitta. “Eh, ma il gioco della Juve - si continua -  è peggiore di quello degli altri”, però l’Inter è stata dominata nei due scontri diretti, la Lazio è crollata di schianto, l’Atalanta ha stentato in fase d’avvio. La più continua è stata la Juve. Ma non si diceva che il campionato si vince con la continuità?

STRATEGIA - Insomma l’ennesimo scudetto cucito sulle maglie bianconere non va giù quasi a nessuno. Per ragioni estetiche? Forse. Di tifo? Sicuramente. Ma soprattutto per ragioni di opportunità. Ovvero che ci stanno a fare le altre squadre se finisce sempre allo stesso modo? Portavoce di questo terribile disagio esistenziale (“essere o non essere?”) è stato il solito De Laurentiis: “In Figc stanno varando i Playoff ed i Playout, serve una discontinuità di vittorie!” Tradotto: “Interrompiamo lo strapotere Juventus, resettando tutto con i Playoff”. E’ una buona idea che potrebbe accomunare  i secondi, i terzi, i quarti, i quinti, fino a dove? Ai sesti? E’ quello che ci vuole per battere la Juve, visto che sul campo, per nove e più anni non ci si è riusciti. E’ la valorizzazione dello sport, dello spettacolo, del brivido, del merito…

INCUBO - D’altra parte Gravina non ha mai nascosto la sua passione per i Playoff e se una  “mediocre” Juve riesce a vincere oggi il campionato, potrebbe tranquillamente assicurarsi anche quello dell’anno prossimo. Insomma: un incubo che toglie il sonno a De Lurentiis e compagni. E allora bisogna fare di tutto per scongiurare l’ennesima, ahimé  per loro possibile, vittoria dei bianconeri. In fondo l’aveva già dichiarato l’indimenticabile Rocco, quando allenava il Padova. A chi gli diceva: “Vinca il migliore!” rispondeva: “Speriamo di no!”