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È tornato dopo una giornata di squalifica e ha ricordato a tutti quanto sia fondamentale per la Juventus. Stiamo parlando di Danilo, autentica garanzia del nuovo ciclo bianconero targato Andrea Pirlo, che lo ha impiegato per 2.761 minuti spalmati in 33 partite, ovvero una media di 84 minuti a gara. Semplicemente onnipresente, da terzo della difesa, da terzino destro o sinistro, per il brasiliano non fa differenza. Per la Juve sì, che con l’ex Real Madrid, City e Porto in campo cambia.

LEADER - Pirlo ha mostrato fin da subito fiducia nelle qualità di Danilo, sperimentato come terzo della difesa per i ripetuti acciacchi di Chiellini e per l’iniziale indisponibilità di De Ligt. Il classe 1991 ci ha preso gusto, mostrando una costanza di rendimento nettamente in contrasto con la stagione altalenante dell’anno scorso. Una nota estremamente positiva che ha stupito tutti, persino quei tifosi scettici che adesso lo accostano a Ronaldo e Chiesa in quanto leadership. Contro lo Spezia ha dato lustro a tutte le qualità dimostrate in questi mesi: attento in fase difensiva, prezioso nel dettare i tempi della manovra, presente anche sulla fascia quando c’è da aggredire la difesa avversaria. Uno dei prescelti del tecnico bianconero, che purtroppo sarà assente nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Porto. Per questo, la Vecchia Signora spera di recuperare più indisponibili possibile per compiere l’impresa. In particolar modo Cuadrado, altro leader e creatore di gioco della difesa.

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