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Oggi è il giorno dello switch: Joao Cancelo lascia Juventus e vola al Manchester City in cambio di una somma in cash di 30 milioni di euro oltre al cartellino di Danilo. Dopo aver posto l'autografo su un contratto da 4,5 milioni di euro a stagione, il giocatore brasiliano è quindi pronto a prendere le redini della fascia destra bianconera. Ma chi è Danilo? Di lui, negli ultimi anni, si sono un po’ perse le tracce. Pesano le stagioni vissute ai margini prima nel Real Madrid e poi nel Manchester City.

DANILO E ALEX SANDRO - Se però facciamo un passo indietro un po’ più lungo, possiamo raccontare un’altra storia. Correva l’anno 2014/15 il Porto schierava una batteria di terzini che faceva strabuzzare gli occhi a tutta Europa: Danilo sulla destra ed Alex Sandro sulla sinistra. I due, che avevano già condiviso una felicissima esperienza al Santos e con la maglia della nazionale brasiliano under 19, sono una coppia perfetta. Oltre ad essere complementari in campo, sono grandi amici nella vita: innumerevoli le notti spese con la play station facendo infuriare le rispettive fidanzate. Ma non di soli giochi si vive, infatti i due sono una perfetta coppia al ritmo di musica: Danilo, come tradizione famigliare, suona il banjo mentre Alex Sandro balla sulle sue note.

DI NUOVO INSIEME - Poi, come spesso accede nel calcio, la coppia si divide: Danilo va al Real Madrid e Alex Sandro va alla Juve. Gli anni madridisti del terzino portoghese sono tribolati: Zidane gli preferisce Carvalho e, dopo solo due stagioni, viene ceduto al Manchester City. Anche in Inghilterra la fortuna sembra aver abbandonato il giocatore: Guardiola stravede per Kyle Walker e Danilo viene spesso dirottato sulla fascia sinistra quando, invece, non vede la panchina. Ora arriva la Juve e quel che stuzzica i tifosi bianconeri è la prospettiva che, ritrovato il suo gemello diverso, Danilo possa tornare ai livelli del Porto.Come riporta la Gazzetta dello Sport,  Sarri, che ama i terzini capaci di tenere la linea e bravi nel dare equilibrio al reparto, spera di aver trovato in lui l’esterno basso perfetto per disegnare la nuova Juve.