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Domani sarà il giorno del grande ritorno di Dani Alves al Camp Nou, stadio in cui ha vinto praticamente tutto con la maglia del Barcellona dal 2008 al 2016. Alla vigilia della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League, l'esterno brasiliano della Juventus parla in conferenza stampa delle sue sensazioni. 

ADDIO AL BARCELLONA - "Non volevo essere in passato polemico, volevo esprimere quello che stavo sentendo quando ho detto che la mia era stata un'uscita di scena con classe. Non volevo offendere nessuno, al Barcellona ho vissuto anni favolosi. Ma tenere dentro questa sensazione agrodolce alla mia partenza non volevo farlo. Mi son sentito spinto via al momento della mia partenza, allora ho voluto usare i media di Madrid perché so che non avrebbero manipolato. Quelli di Barcellona invece ogni tanto manipolano".

XAVI - "Ringrazio Xavi, mi conosce più di qualunque altro e sa che quando difendo dei colori do il 100%. Sono stati anni belli, ma per tornare qui un giorno il Barcellona dovrebbe rettificare molte cose. L'ego delle persone non cambia, difficile che possa accadere".

HIGUAIN - "Bello giocare con campioni di questo livello. E' un privilegio giocare con gente di questo livello che ti può permettere di vincere tanti titoli. Spero possa giocare ai suoi livelli".

CAMP NOU - "Tornare a calpestare l'erba del Camp Nou mi ha dato un'energia incredibile. Non darei percentuali sul passaggio, ma se proprio devo dico 60% per essere rispettoso nei confronti del Barça. Ma sappiamo che qui le partite sono dure e lunghe. So anche che se facciamo grande partita e cerchiamo di fare gol, non accontentandoci del vantaggio, potremo fare male al Barça"

EX - "Ora difendo i colori della Juve, il mio passato rimarrà custodito in un angolo molto speciale ma non potrà influenzarmi. Sono aspetti che dovranno separarsi a un certo punto".

ESPERIENZA - "Credo la somma di tutte le cose positive sono necessarie quando giochi a questo livello, l'esperienza mia e dei miei compagni ci aiuteranno parecchio per essere pronti a vivere una notte speciale di grande calcio come questa".

GRANDE JUVE - "Qui si vive il clima di una grande squadra. Quando un gruppo vince cinque Scudetti, ti fa respirare un'aria vincente. Sono stato in altri gruppi vincenti, qui si lavora sempre per vincere. Ed ora inseguiamo il sogno di vincere la Champions dopo 25 anni".

ACCOGLIENZA - "Penso che qui al Camp Nou mi accoglieranno bene in molti, perché molti mi hanno voluto bene. Ma ad alcuni non piaccio. Perché qui in Catalogna c'è uno stile di vita che non coincide con il mio, non si può piacere a tutti. Torno a casa, quindi sono felice di farlo anche se da rivale. E cosa accadrà accadrà. Sono un tifoso blaugrana che semplicemente nasconderà i suoi sentimenti al fischio d'inizio".

DANI DIVERSO E UGUALE - "Luis Enrique ha detto che mi ha visto diverso dal solito? Non so perché l'abbia detto, io vivo la mia professione allo stesso modo a prescindere dalla squadra in cui gioco e dai compagni con cui mi trovo. Bisogna sempre imparare e insegnare. Io non sono nessuno per insegnare, ma so che devo essere un esempio per i ragazzi più giovani. Vivo con grande intensità il mio lavoro, questo impegno mi ha fatto scrivere la mia storia sulle pietre affinché rimangano. Se poi lavori felice, la fatica non ti pesa. A volte piaccio, a volte no: è la mia vita, sono io a decidere cosa fare. Sono questo e penso che i miei genitori sono orgogliosi di me".

MESSI & CO - "Per il bene del Barça e del calcio che Messi e gli altri rimangano. Ma preferisco non dire nulla, avete visto com'è andata con me. Fosse per me ognuno di questi campioni avrebbe una statua qui al Camp Nou. Non può esserci solo una direzione nel dare tutto. Non è giusto che quando non servi vieni mandato via così. Spero, da tifoso di poter godere questi fenomeni con la maglia blaugrana".