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L'estate del 2017, almeno quella di mercato, si è aperta con una parola chiave: tradimento. I tifosi del Milan si sentono sedotti e abbandonati da Donnarumma che invece del diavolo ha scelto Mino, il terzo incomodo. Quelli della Juve, nelle ultime ore, hanno invece a che fare con il tradimento non di una futura bandiera ma di un leader che nell'ultima parte di stagione aveva fatto finalmente messo il piede sull'acceleratore aumentando il livello tecnico e carismatico di una squadra già fortissima. Come diceva una canzone: la festa appena cominciata è già finita. Dani Alves ha lanciato due bordate a tifosi e dirigenza della Juve prima di sedersi idealmente al tavolo coi suoi procuratori e chiedere la rescissione del contratto confermando, così, quello che pochi giorni fa era già chiaro: le sue sparate su Dybala e Berlino non erano altro che una vera e propria exit strategy attuata per lasciare i bianconeri a zero euro ed essere libero di scegliere il proprio futuro. Una circostanza che in Corso Galileo Ferraris hanno già dovuto gestire diverse volte negli ultimi anni.

JUVE IN OSTAGGIO - Dani Alves ha ancora un anno di contratto con la Juve e sebbene i bianconeri abbiano offerto un rinnovo di contratto annuale, il calciatore non ne vuole sapere di restare a Torino e così, una volta terminata la stagione ha deciso, in maniera anche un po' vigliacca, di iniziare la sua strategia d'addio dal Brasile partendo prima di tutto con le frasi su Paulo Dybala e poi, dulcis in fundo, chiudere con gli sfottò per la finale di Berlino persa dalla Juve contro il 'suo' Barcellona. E' stato l'inizio della fine e il problema è che la Juve aveva altri piani. I bianconeri avrebbero voluto tenere Alves a Torino almeno per un'altra stagione. Questione tecniche più che economiche anche se la necessità di trovare subito un nuovo terzino destro complica anche da questo punto di vista il mercato dei bianconeri. Il caso Dani Alves somiglia terribilmente a quello già affrontato con Tevez e Llorente che, al contrario di Dani Alves, avevano comunque avuto la faccia di presentarsi di fronte a Marotta e Paratici con le loro idee senza prepararsi il terreno con interviste tv e post social di dubbio gusto.

LA STORIA SI RIPETE -  Anche con l'argentino e lo spagnolo, però, la Juve dovette piegarsi alla volontà delle sue stelle arrivando a compromessi non comunque soddisfacenti al 100%. Se è vero, infatti, che l'arrivo di Bentancur è figlio della cessione di Tevez al Boca è anche vero che gli argentini non hanno permesso al talento uruguagio di arrivare a gennaio costringendo la Juve ad occupare in questa stagione uno slot per i calciatori extracomunitari. Ma non finisce qui. I bianconeri hanno pagato anche un milione per le opzioni su Cubas, Vadalà e Pavon (che successivamente sono stati tutti scartati) oltre a 3,5 milioni per il prestito dello stesso Vadalà che, fisicamente, è stato l'unico ad arrivare a Torino pur senza mai giocare in prima squadra. Il Boca, poi, la plusvalenza su Tevez l'ha fatta davvero spedendo l'Apache in Cina. Llorente, invece, arrivò gratis (nel 2013) e se ne andò allo stesso modo, sempre nell'estate del 2015. Il torero di Pamplona scelse il Siviglia che per il cartellino del calciatore non voleva scucire nemmeno un euro. Gli andalusi furono accontentati ma pochi mesi dopo non abbassarono le richieste per Banega che la Juve voleva fortemente mentre, oggi,  stanno facendo lo stesso con N'Zonzi, obiettivo primario per il centrocampo bianconero. La Juve, insomma, si appresta a perdere un altro campione a costo zero, Dani Alves sembrava essersi appena calato nella realtà bianconera e invece è già arrivato il tempo dei saluti. Va bene che Marotta non avrebbe comunque potuto monetizzare molto con un terzino di quasi 35 anni ma è pur sempre vero che i bianconeri avevano piani precisi che il brasiliano ha deliberatamente deciso di scombinare ricattando i dirigenti bianconeri tramite social e creando un doppio danno alla Juve. E' già accaduto tre volte, dopo la partenza di Dani Alves i bianconeri non dovranno mettersi in condizione di non diventare più ostaggio delle proprie stelle.

@lorebetto