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'Mani pulite' in Italia ha cambiato accezione. Adesso è simbolo di prudenza, quasi di controllo, perché questi sono tempi di allarmismo e quindi di paura. Il Coronavirus è arrivato in Italia: ha fatto sette vittime - quasi tutte con situazioni cliniche pregresse di chiaro valore -, ha contagiato 250 persone, ha scatenato i controlli e perciò le scoperte. Ha infettato pure il calcio, a suo modo: quattro giornate di Serie A sono state rinviate nell'ultimo weekend, le prossime si giocheranno con tutta probabilità in stadi vuoti, freddi, in qualche senso necessari.

In Champions no, non c'è mai stato il pericolo. Anche se dalla Francia osservano, evitando i campanelli ma destando ugualmente attenzione. Il bus bloccato alla frontiera è un esempio di occhi aperti, altri ne porteremo noi quest'oggi, mentre raccontiamo il viaggio verso Lione (e la normalità). Cinture allacciate: si parte verso un mercoledì di Champions, andando oltre le paure.

9.00 - Si parte! Pronti a raccontarvi il viaggio da Torino a Lione. Seguite tutto attraverso i nostri social.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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10.15 - Autogrill, traffico e naturalmente persone. Nessun allarme, né allarmismo durante la prima parte del viaggio. La vita scorre tranquilla.

11.00 - Alla frontiera, i pullman passano regolarmente. Controlli sui Flixbus.

14.30 - Arrivati a Lione! Nessun allarmismo, neanche troppe domande dagli albergatori. Nessuno in mascherina, la paura per il Coronavirus non sembra così forte.

15.30 - Eccoci all'esterno del Groupama Stadium! Dal viaggio alle conferenze, ora si parla concretamente di calcio. Alle 15.45 parla il tecnico del Lione Rudi Garcia, alle 19.30 Maurizio Sarri.