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Quando il 7 agosto 2019, quattro anni fa quasi esatti, approdava alla Juve nell'ambito di uno scambio con Joao Cancelo che per molti risultò difficile da comprendere, in pochi avrebbero scommesso su uno sviluppo come quello che ora, almeno stando alle parole di Massimiliano Allegri, può dirsi ufficiale. Come era nell'aria da tempo, tanto più dopo l'esclusione dalla rosa di Leonardo Bonucci, a partire dalla prossima stagione Danilo sarà il capitano della Vecchia Signora, di fatto il primo straniero nella storia dopo gli oriundi Luis Monti e Omar Sivori

QUESTIONE DI GERARCHIE - Una decisa scalata delle gerarchie per un cambiamento annunciato, come dicevamo, perché il brasiliano classe 1991 si è rivelato un leader bianconero già in tutta l'annata appena trascorsa, indossando spesso e volentieri la fascia ma soprattutto venendo riconosciuto come tale da tutta la squadra, che ha saputo trascinare sul campo e fuori anche e soprattutto nei momenti più difficili, quando in casa Juve l'equilibrio era decisamente precario. Ora la meritata consacrazione, da parte del club in cui - per sua stessa ammissione - chiuderebbe volentieri la carriera. Al momento il suo contratto è in scadenza nel 2025, per guardare oltre ci sarà tempo. Il futuro prossimo, intanto, è decisamente chiaro: la leadership di Danilo, uomo-spogliatoio e difensore sempre affidabile con un minutaggio tale da renderlo un vero intoccabile, è una certezza sempre più consolidata.