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La giostra del post-Allegri gira ancora: Klopp, Sarri, Pochettino, Guardiola, Inzaghi:  i candidati per la successione di Max Allegri sono noti da tempo ma in questi giorni molti di loro si stanno svincolando più o meno direttamente. I 'no' più secchi, almeno sulla carta, sono arrivati da Guardiola e Klopp. Il primo si è espresso tramite l'avvocato Alberto Galassi, membro del CDA del Manchester City che ha parlato senza mezzi termini di "corbellerie". Poche ore fa è arrivata anche la smentita di Klopp che ha usato invece termini più coloriti: "Io alla Juve? Tutte cazzate", le parole testuali del tecnico del Liverpool. In questa selva di no l'unico a non smentire l'interesse dei bianconeri è Maurizio Sarri.

'NON E' IL MOMENTO' - Alla vigilia della finale di Europa League il tecnico del Chelsea non ha negato la possibilità di sedere sulla panchina della Juve la prossima stagione: "Ho un contratto con il Chelsea per altri due anni. Prima di tutto parlerò con la società, ma questo non è il momento, perché sto pensando soltanto a questa partita. La nostra sensazione è che ci meritiamo di vincere. Sapete bene quale sia la mia opinione, è rimasta la stessa. In questo momento voglio parlare soltanto della finale, i miei giocatori hanno bisogno di questo", le sue parole in conferenza stampa. Come anticipato da ilBiancoNero.comla Juve ha in mano un accordo con Sarri superiore ai 6 milioni di euro e questa sarà la settimana decisiva per decidere il prossimo allenatore bianconero. Ad oggi però resta ancora tutto aperto anche perché la Juve vuol capire anche il futuro di Pochettino, un altro che non ha escluso l'addio al Tottenham al termine della stagione. La Juve ha in pugno Sarri e aspetta le mosse di Pochettino. Gli unici due che, almeno a parole, non dicono no alla Juve.

@lorebetto