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Cristiano Ronaldo è tornato a Manchester. Lo United lo ha riaccolto a braccia aperte, dopo averlo voluto fortemente e lo ha riportato a casa dodici anni dopo. Ma con lui è arrivato anche l'equivoco che ha accompagnato il suo percorso bianconero. Nella brutta sconfitta contro lo Young Boys ha segnato, così come aveva fatto con il Newcastle, ma non è bastato. Dopo il rosso a Wn Bissaka lo United cambia volto, si schiera con un 5-3-1 virtuale, con Pogba e Bruno Fernandes, che in teoria dovevano tenere i collegamenti con Cristiano, schiacciati sulla linea difensiva. E Ronaldo resta isolato. Lanci lunghi, ma pochi palloni giocabili, che si limita a difendere quanto può. Poi al minuto 72 Solskjaer lo sostituisce.

Come scrive il Corriere dello Sport, "una gara che risolleva le vecchie problematiche intorno a Ronaldo. Il suo gol lo fa, certo, ed è pure disposto a sacrificarsi. Ma serve a poco se intorno a lui non c’è l'organico giusto e l'approccio giusto. E, non a caso, la stampa ha riservato le critiche maggiori per il tecnico Solskjaer. Il passaggio alla difesa a tre è sembrato troppo rinunciatario, mentre l'impiego di Van de Beek in un un ruolo non suo (accanto a Fred, da incontrista) ha lasciato molte perplessità. Che aprono, ovviamente, le riflessioni anche su Ronaldo e sull’opportunità di tenerlo o meno in campo anche quando le cose non vanno bene".