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L'addio di Maurizio Sarri al Chelsea è stata "la cosa migliore per l'allenatore e per il club", scrive Martin Lipton in un editoriale sul The Sun. Il giornalista inglese parla dei tanti problemi tra il nuovo tecnico della Juventus, la dirigenza, la squadra ed i tifosi. Nonostante il toscano abbia centrato praticamente tutti gli obiettivi stagionali l'addio del Chelsea è stato molto freddo, anche formalmente, e di fatto Sarri è stato il primo allenatore dell'era Abramovich ad andarsene per sua volontà. 

AMORE MAI NATO - Quando la Juve ha chiamato, scrive il tabloid inglese, non si sa se fosse più felice Sarri o il Chelsea. I dirigenti dei Blues scherzavano privatamente sulle modalità di gestione di Sarri, abituato a fare sempre gli stessi cambi e ostinato nel tenere fuori Hudson-Odoi e Loftus Cheek fin quando non è stato evidente che i due giovani inglesi dovevano giocare. Non solo. Sarri ha sacrificato le qualità di Kante per mettere Jorginho al centro lde progetto e anche far giocare Hazard falso 9, un ruolo che il belga non voleva ricoprire, non ha aiutato la gestione dello spogliatoio, stancato da allenamenti troppo ripetitivi. 

FERRI CORTI - La goccia che ha fatto traboccare il vaso, lato Chelsea, è stata la partita amichevole giocata a Boston prima della finale di Europa League, un'idea del patron Roman Abraovich di cui Sarri non era assolutamente felice, specialmente per il timing. Il tecnico si è lamentato spesso per la decisione presa dal patron e mettersi platealmente contro il numero uno è stato l'ultimo capitolo di una storia che era sempre stata travagliata. In Inghilterra sono convinti. Alla fine il divorzio tra Sarri e il Chelsea è stata la scelta migliore per tutti.