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Le parole pronunciate da Fabio Paratici a margine della sfida in famiglia che la Juve ha disputato a Villar Perosa non devono trarre in inganno. Nonostante il ds bianconero abbia affibbiato a Paulo Dybala l’etichetta del grande giocatore il futuro dell’attaccante argentino resta in bilico. Dopo il fallimento della trattativa prima con il Manchester United poi con il Tottenham, la Joya bianconera resta sul mercato. Non si tratta di una scelta presa a cuor leggero e neppure di un ragionamento avventato, vi sono motivi di natura tecnica ed economica dietro a questa scelta.

EFFETTO RONALDO - Analizzando i primi, emerge, forte, un dato: l’incompatibilità tra Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala. I due, in campo, faticano a trovarsi. Il 4-3-3 utilizzato lo scorso anno da Allegri e sistema di gioco base anche per la Juve di Sarri è un sistema di gioco che privilegia le caratteristiche del fuoriclasse portoghese ma  limita, o inibisce, quelle dell’argentino. Ronaldo, lo dice la storia, si esprime al meglio partendo largo da sinistra ed accentrandosi. Il suo fido scudiero dev’essere un attaccante di peso in grado di portare via l’uomo ed aprire quegli spazi che, con le sue doti da finalizzatore, Ronaldo riesce a trasformare in goal. Dybala, però, non è quel tipo di giocatore. Quante volte nello scorso campionato lo abbiamo visto calpestare zone di campo lontane dalla porta avversaria? La maggior parte. Il suo rendimento in zona goal infatti ne ha risentito. Non è un caso se la prima stagione in bianconero di Cristiano Ronaldo sia coincisa con quella meno prolifica della Joya: soltanto 10 reti in 42 presenze. Al di là di questa incompatibilità tattica, sembra inoltre che l’atterraggio del pianeta Ronaldo nell’ambiente juventino abbia oscurato l’immagine della Joya nel cuore dei tifosi. Se prima di CR7 la maglietta del numero 10 bianconero era la più venduta, con l’approdo di Ronaldo le gerarchie, anche a livello d’immagine, sono mutate.

EFFETTO BILANCIO - Detto delle ragioni di natura tecnica, occorre soffermarsi sui freddi, seppur fondamentali, numeri. Dybala è arrivato alla Juve nell’estate del 2015 per una cifra di 40 milioni di euro. Il giocatore attualmente ha un contratto fino al 30 giungo 2022 e guadagna 7 milioni di euro netti a stagione. E’ quindi pacifico che la Juventus potrebbe realizzare una ricchissima plusvalenza dalla cessione del giocatore e, contemporaneamente, si liberebbe di un pesantissimo ingaggio. Sfumate le ipotesi inglesi, restano all’orizzonte poche altre ipotesi. Finora la più quotata è quella che vuole il giocatore al PSG ma, attenzione, i parigini stanno trattando la cessione di Neymar al Barcellona e potrebbero accogliere nella propria rosa sia Coutinho che Dembele, in uscita dalla Catalogna. In quel caso per Dybala non ci sarebbero possibilità di un trasferimento nella capitale francese. Resterebbe dunque un’ultima ipotesi che, al momento, non suscita particolari entusiasmi sia in ambienti juventini che in ambienti interisti: lo scambio Dybala-Icardi. L'ipotesi di sistemare l'attacco ed i conti fa gola ad entrambe le società ma, al momento, pare che nessuno voglia fare il primo passo. Se ne riparlerà a ridosso del gong del calciomercato previsto per il 2 settembre.