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A decidere una seconda volta sull'esito di Juventus-Napoli sarà - o meglio, potrebbe essere - il presidente della Corte d'Appello della Figx Piero Sandulli. Usiamo il condizionale perché c'è la possibilità che venga ricusato da almeno una delle due parti in causa per le dichiarazioni di inizio settimana, quando in attesa del pronunciamento (arrivato mercoledì) del Giudice Sportivo Mastrandrea aveva affermato "La classifica non può essere scritta dal Covid".

NON SOLO CALCIOPOLI - I più conoscono Sandulli da quando pronunciò la sentenza di retrocessione in Serie B con 17 punti di penalizzazione della Juventus nel luglio del 2006. Centosettantuno mesi dopo, lo ritroviamo - o meglio, potremmo ritrovarlo - nell'occhio del ciclone per una controversia legata alla Juve (minimamente paragonabile a quella di 14 anni fa). Ma chi è il giudice Sandulli? Ce lo spiega il Corriere dello Sport.

CHI È - Oltre che l'attività giudiziaria, il giudice Sandulli pratica l'insegnamento. È ordinario di diritto processuale civile alla Pontificia Università Lateranense e di diritto sportivo all'Università del Foro Italico. Oltre che nel calcio è attivo nel nuoto: è presidente della Commissione di Garanzia della FIN. Nato nel 1954, da giovane ad appassionarlo era soprattutto l'atletica: vanta un'amicizia col compianto Pietro Mennea, poi laureato in legge.

TRADIZIONE DI FAMIGLIA - La passione per gli ambienti giuridico-sportivi l'ha eredità tutta da papà Ruggiero, magistrato della corte di Cassazione. Sandulli senior era avellinese e arrivò a debuttare con la maglia del Napoli. Arrivò a essere insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. Dal 1982 al 1990 fu presidente della Polisportiva Lazio, da non confondere con la Lazio squadra di calcio. Al club bianconceleste però fu molto legato negli anni Ottanta, quando lo difese nell'ambito dello scandalo scommesse del 1986, evitandone la retrocessione in Serie C.