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Un siparietto che scalda il cuore dei tifosi. Sarà stata l'euforia della Coppa del Mondo, sarà quel desiderio di giocare sempre insieme, nel club come nella Francia, sarà quella voglia di un ritorno, clamoroso e rumoroso.Le voci, gli indizi e il siparietto con Matuidi avvicinano ancora il nome di Pogba alla Juve, rincorrendo suggestioni diverse e frequenti, con nessuna delle parti che neghi questa trattativa, queste indiscrezioni. E così, di volta in volta, si alimentano, perchè questo mercato l'ha dimostrato: nulla è impossibile. Ma questo colpo è sostenibile economicamente per la Juve?

AUTOFINANZIAMENTO - Pochi numeri per chiarire la situazione, tutto parte dalle plurinominate magliette. Quando si racconta di un CR7 completamente (o quasi) autofinanziato dal merchandising si dice il vero: sì, perchè le maglie della Juve con scritto 'Ronaldo' stanno andando letteralmente a ruba, tanto da esaurire la stoffa, le stampe e persino lo store online. Oltre 500 mila vendute il primo giorno - 5 stampate ogni 10 minuti nel principale rivenditore torinese - per una stima generale che potrebbe toccare 4-5 milioni. Questi numeri, come illustrato da Sole24Ore rappresentano l'idea che circola nell'ambiente bianconero, forte di 12 milioni di tifosi solo in Italia, accresciuti da quelli stranieri e dai fan di Ronaldo. A un prezzo che oscilla tra i 105 e i 145 euro a capo, al netto dei costi di produzione, la percentuale che spetterebbe alla Juve è di circa il 30%, che sul totale descritto prima conterebbe come 150 milioni di euro circa. In pratica la Juve pagherebbe la prima tranche delle due previste per il cartellino (67 milioni di euro), e l'intero stipendio del primo anno, da considerarsi al lordo. Avendo come surplus un piccolo "tesoretto", non da spendere visto che l'ammontare del cartellino sarà contato interamente in questo bilancio. Un'operazione dunque ripagata, almeno per la prima stagione e che punta ad un riciclo continuo sfruttando il valore del brand CR7, la crescita di quello legato alla Juve e l'allargamento delle fan base. Con un occhio sempre ben puntato sul Fair Play Finanziario, mostro a molte teste, che qualche sponsor in più - nuovo o rinvigorito dal colpo - può attenuare.

CESSIONI E INGAGGIO - Ecco perchè, al netto di alcuni passi, la Juve potrebbe avere ancora spazio di manovra sul mercato. Il primo passo si chiama cessioni: se ora il club bianconero deve cedere per un'abbondanza di giocatori e un guadagno immediato, più che per il rifinanziamento, qualora Marotta e Paratici scegliessero di chiudere un altro super colpo dovrebbero invece piazzare qualche giocatore per necessità. Higuain, Alex Sandro, Rugani e Pjaca: questi i nomi più caldi, e pesanti a livello economico, oltre a quelli di quei giovani come Mandragora, Cerri, Audero e così via che garantiscono un tesoretto immediato. Ma anche questo potrebbe non essere sufficiente: il nodo principale, infatti, è rappresentato dall'ingaggio: 13 milioni di euro più bonus a stagione è la cifra che percepisce Pogba. Pochi in confronto ai 30 di Ronaldo, ma sempre il doppio dello standard bianconero, senza contare che un altro maxi stipendio potrebbe aprire le porte a molte nuove imponenti richieste di rinnovo. Perchè Ronaldo è Ronaldo, ma forse un Pogba non verrebbe digerito allo stesso modo... Servirebbero, ora sì, diversi passi nella stessa direzione, guidati magari da una volontà forte del giocatore: sacrifici comuni per un ritorno possibile, per non chiudere il mercato nemmeno dopo il colpo del secolo.

Pogba in bianconero? Eccolo nella nostra gallery!