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"C'è da comunicare la rescissione consensuale del contratto che legava me e la Juventus ancora per un anno. C’è stato un percorso. Ho maturato delle percezioni e delle sensazioni che poi mi hanno portato a questa decisione", così Antonio Conte il 14 luglio di cinque anni fa salutava la Juventus. Lasciando sorpreso e sconvolto il mondo bianconero, ritrovatosi all'inizio del ritiro verso la successiva stagione senza un allenatore, dopo che era parsa chiara l'idea di proseguire insieme anche nel 2014/15. Sarebbe poi arrivata la lettera d'addio di un ferito Andrea Agnelli, seguita dal sostituto, Massimiliano Allegri, con cui i bianconeri avrebbero dominato in Italia nelle successive cinque stagioni, arrivando per due volte a un passo dalla Champions League.

FRATTURA MAI SANATA - A cinque anni esatti da quel giorno nel 2014, la frattura tra il tecnico leccese, che alla Juventus ha anche giocato per ben tredici stagioni da calciatore, collezionando 419 presenze tra tutte le competizioni, e Agnelli non si è sanata. Anzi, il distacco tra Conte e il popolo bianconero, a partire dal suo presidente, sembra oggi più che mai evidente. Le parti sono state nuovamente vicine qualche settimana fa, al momento dell'addio di Massimiliano Allegri, prima che l'interesse bianconero si spostasse definitivamente verso Maurizio Sarri e il tecnico decidesse di accettare l'offerta dell'Inter, diventando a tutti gli effetti un nemico sul campo, nella più acerrima delle rivali per i tifosi della Juventus.

UN RICORDO, UN AVVERSARIO - Qualche giorno fa, però, Conte ha inferto un'altra ferita al cuore del tifo bianconero, mostrandosi in foto insieme al dirigente Lele Oriali con una sciarpa della Curva Nord nerazzurra (foto da L'urlo della Nord su Facebook) Soddisfatti i tifosi dell'Inter, che hanno commentato "Avanti insieme, l'Inter prima di tutto", assai meno quelli della Juventus, che hanno sofferto nel percepire come i sedici anni trascorsi in bianconero siano stati prontamente messi nel cassetto. A cinque anni da quel controverso addio, Conte è un "avversario e la Juve è un avversario" per lui, come ha dichiarato nella conferenza stampa di presentazione in nerazzurra. Nulla di più, nulla di meno.