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Una nuova Juve, forse in campo, sicuramente fuori. Dagospia svela, sempre col suo stile, come Andrea Agnelli starebbe pensando di risistemare la stanza dei bottoni alla Continassa. Tutto parte con l'addio di Marco Re, capo dell'area finanziaria. "La prima rogna da smazzare riguarda Maurizio Sarri - si legge -. L’allenatore, voluto fortemente a Torino dal capo dell’area tecnica Fabio Paratici e dal vicepresidente Pavel Nedved, doveva rinnovare il ‘’noioso’’ stile di gioco bianconero ma è finito schiacciato dalla pesante identità della squadra e dalle idiosincrasie dello spogliatoio.
 
SARRI - La vittoria dello scudetto non gli dà alcuna garanzia di permanenza. Anzi, l’eventuale eliminazione dalla Champions League gli costerà la panchina. E non è detto che la vittoria della coppa lo salverebbe. Già perché, come questo disgraziato sito ripete da un po’, alla Continassa tira una brutta aria.

 NUOVO AD - Dopo l’addio di Beppe Marotta (entrato in conflitto con Andrea Agnelli per l’acquisto billionaire di Cristiano Ronaldo), è rimasta vacante la casella dell’amministratore delegato. Escluso un ritorno di Marotta, sia perché sotto contratto con Suning che per problemi personali, in corsa c'è Claudio Albanese, molto ascoltato da Agnelli e non solo sul piano professionale. In ballottaggio c'è anche Federico Cherubini, braccio destro di Fabio Paratici all'area tecnica. Per quanto riguarda l'erede di Marco Re, ora temporaneamente sostituito da Stefano Bertola, la scelta potrebbe cadere su Francesco Roncaglio, già nel CDA bianconero e ad di "Lamse Spa", holding di partecipazioni controllata da Andrea Agnelli. Roncaglio, insieme a Albanese e a suo tempo Ginatta, è una delle persone da cui passano tutte le decisioni del presidente bianconero. Qualunque sarà la scelta, ci saranno scossoni. Paratici, è vicino all’addio (si vocifera possa approdare alla Roma al posto di Petrachi ma ha acceso l'interesse di alcuni club inglesi). Su di lui, in duplex con Nedved, è precipitata la colpa del benservito a Max Allegri, della scelta di Sarri e di un mercato considerato poco soddisfacente che ha mandato in profondo rosso il bilancio. 

 NEDVED - Traballa anche la poltrona di vicepresidente del fin qui intoccabile Pavel Nedved. Pare che nella bacchettona Torino non sia stata apprezzata la vivacità sentimentale del 47enne céco che, un anno fa, lo ha portato a lasciare la moglie Ivana per fidanzarsi con la 25enne cavallerizza Lucie Anovcinouva, che ha un anno in più della figlia dell’ex pallone d’oro. Al suo nuovo amore, l’ex calciatore avrebbe regalato uno stallone da 1 milione di euro, dicono…Nedved potrebbe andare a Montecarlo, a lavorare con Mino Raiola, oppure diventare presidente della Federcalcio della Repubblica ceca. Al posto di vicepresidente potrebbe essere promosso Gigi Buffon, anche per evitare che il suo horror vacui lo spinga a rimandare l’addio al calcio fino ai 50 anni. Il portierone della Juve avrà, in ogni caso, un ruolo di primo piano vista la profonda amicizia che lo lega al suo presidente. (A proposito di buoni uffici: l'ex portiere di riserva bianconero Marco Storari deve il ruolo di supervisore della selezione Under-23 guidata da Andrea Pirlo, all'amicizia tra Deniz Akalin, compagna di Agnelli, e sua moglie Veronica Zimbaro).