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Premessa: Dejan Kulusevski non è un attaccante di ruolo. Pirlo l'ha scelto come quarta punta della rosa in mancanza di altri giocatori. E in un attimo si è ritrovato a fare il titolare come spalla di Ronaldo per via dell'infortunio di Dybala e delle condizioni non ottimali di Alvaro Morata. Detto questo, il Kulusevski visto nelle ultime partite della Juventus è lontano dal giocatore che tutti si aspettavano di vedere dopo la grande stagione a Parma.

LA FRENATA - Le attenuanti in favore dello svedese ci sono: viene schierato in una posizione non sua e spesso è lasciato troppo solo dal centrocampo, ma in questi mesi la crescita del ragazzo ha subito una brusca frenata. Quello che a inizio stagione sembrava essere un vero e proprio crac, si è rivelato un giocatore di talento che però ha ancora bisogno di tempo prima di poter conquistarsi definitivamente un posto da titolare in una big come la Juve.

IL BOOMERANG - Oggi lo è per esigenza, ma alla voce 'aspetti da migliorare' sulla scheda di Kulu c'è, per esempio, la posizione in campo. C'è chi ancora non ha capito quale sia il suo ruolo, la duttilità può essere una qualità in più - ed è la caratteristica che piace a Pirlo - ma rischia di diventare un'arma a doppio taglio quando non si sa quale sia la posizione giusta del giocatore. Dejan ha giocato dappertutto: esterno destro o sinistra, trequartista, ala e ora è seconda punta. 

A TRATTI - L'impegno c'è, la voglia di emergenze anche e le qualità non mancano di certo. Nella partita contro il Verona si è visto a tratti con qualche lampo e poco altro. Una cosa è certa: quando gioca spalle alla porta non garantisce tutto quel lavoro 'sporco' che sa fare Morata quando è in forma. Chiaro, le caratteristiche sono diverse e una delle qualità migliori di Dejan è quella di attaccare gli spazi. Adesso però il classe 2000 deve fare il salto di qualità e dimostrare di essere da Juve. Attaccante per caso, Kulusevski può iniziare una nuova vita.