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Una giornata movimentata, un pomeriggio decisamente animato. La Juve si è ritrovata dall'accoglienza Morata alle voci sull'inchiesta riguardo all'esame d'italiano sostenuto da Luis Suarez a Perugia. Riannodiamo il nastro, brevemente: questa mattina, i militari delle Fiamme Gialle hanno acquisito lla documentazione necessaria nell'ateneo perugino, notificando alcuni avvisi di garanzia. Dalle indagini, infatti, emerso che gli argomenti della prova d'italiano (esame di lingua livello B1) sostenuta dal Pistolero erano stati concordati prima dell'esame stesso e i punteggi assegnati ancor prima dello svolgimento della prova.

L'ATTACCO - Apriti cielo. La notizia ha fatto il giro d'Italia, quindi di Spagna, dunque del mondo. Un ottimo assist per gli antijuventini, giù a darsi di gomito sulla vicenda. Dalle pagine de IlNapolista è pertanto emerso: "La Juve voleva far uscire Suarez dal retro per non far scoprire che non conosceva l'italiano", attribuendo le stesse parole al colonnello Sarri, che ha guidato la spedizione della Finanza di questa mattina. Nulla di più falso: la preoccupazione era vera, ma tutta dei responsabili dell'Ateneo. Pertanto, come raccontato dallo stesso ufficiale, è stata un'iniziativa dell'Università di Perugia che si è fatta ammaliare da un personaggio come Suarez. Al momento, ribadiamo, la Juve non risulta indagata: ha manifestato solo l'esigenza dell'esame, non è implicata in alcun modo nella questione.