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Sembravano carezze, poi magari son sberle. Questione di punti di vista, chiaramente di interpretazioni: il centro nevralgico di tutto, comunque, non cambia. Si fa chiamare Max Allegri, per ora ancora disoccupato di lusso, sebbene formalmente sia ancora sotto contratto con la Juventus. 

IL FUTURO - Il livornese è stato chiaro con la sua famiglia, coi suoi amici: questo è il momento del cazzeggio creativo, modo di dire che l'ha sempre accompagnato nelle sue giornate a casa, quando staccava dal frullatore mentale della sua esperienza alla Juventus. Non ha preso in considerazione chiamate e voci, per lui c'è solo quest'anno sabbatico da dedicare ai suoi affetti più cari. Tra Livorno e Brescia, ultima città in cui ha scelto di vivere per amore della sua Ambra. 

DALLA JUVE - Sono passati oltre quattro mesi dalla decisione del board bianconero di sollevare Allegri dall'incarico di allenatore: ma sarà il livore, sarà un naturale e pesante distacco, dalle parti della Continassa non l'hanno dimenticato. Anzi: lo tirano in ballo spesso e comunque, talvolta anche senza una diretta intenzione. Qui torniamo alle carezze trasformate in schiaffi: ché se Bonucci parla di una ritrovata 'fiducia di tutti', qualcosa vorrà pur dire. Ed è facile comprendere che quel qualcosa vada in direzione Max, esattamente come Dybala nel post Inter-Juve: 'Ora ci divertiamo'. Frase fatta, più o meno pure scontata. In ogni caso, pronunciata da chi si è preso qualche panchina di troppo e l'ha fatto senza fiatare. Lo vogliono tutti e nessuno lo dimentica (nel bene, nel male). La forza di Allegri è pure, soprattutto questa: lascia il segno.