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Nei minuti finali della trasferta di Old Trafford i tifosi della Juventus hanno rimarcato a suon di cori il solco che li separa da José Mourinho. Lo Special One, che ai tempi dell'Inter non vinse solo il Triplete ma mise la Juve al centro di diverse polemiche che a Torino ancora tutti ricordano. Tifosi in primis. E poco importa se le ultime parole del tecnico portoghese nei confronti della Juve sono state al miele ("Chiellini e Bonucci dovrebbero prendere una cattedra ad Harvard e tenere un corso su come si difende"), le storie tra lo Special e la Juve (o meglio, i suoi tifosi) sono sempre state tese a prescindere dalla panchina in cui si è seduto il tecnico di Setùbal.

MAI ALLA JUVE- E proprio di panchine si parlava quando nel 2011 un Mourinho arrivato da appena un anno al Real Madrid dichiarava: ​"Io sono il tipo di persona che si dedica forse troppo alla sua squadra per allenare una rivale, non posso allenare la Juve dopo aver vestito la maglia dell'Inter". Verrebbe da chiedersi se oggi, lo Special, ripeterebbe le solite affermazioni. Quel che è certo è che le frecciatine alla Vecchia Signora, nel corso della sua carriera, non sono mai mancate. Ai tempi dell'Inter Mou entrò spesso in gamba tesa sulle polemiche arbitrali - anche a distanza - tra bianconeri e nerazzurri con frasi come "Area con venticinque metri ce n’è solo una in Italia" oppure con la celebre uscita sugli Zeru tituli (​"Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali".)

PAROLE AL MIELE - Negli ultimi tempi, però, almeno dal punto di vista dei rapporti ufficiali il cielo sopra la Juve e Mourinho si è decisamente schiarito. Dopo i cori dei tifosi bianconeri a Manchester Mourinho ha dichiarato in sala stampa di aver ricevuto attestati di stima e rispetto da "tutti i dirigenti bianconeri, da Nedved ad Agnelli". Proprio a proposito del presidente della Juventus, l'ex tecnico dell'Inter ha recentemente svelato: "Quando gli ho detto che era vicino a vincere l'ottavo scudetto, lui [Agnelli ndr] mi ha risposto che non gli bastano, ne vuol vincere dieci di fila". Parole al miele, anche, per Antonio Conte (prima che l'ex tecnico bianconero si trasferisse al Chelsea) "​Lo chiamano il Mou italiano? Mi onora, Antonio mi piace un sacco. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma". Ma nella vita spesso capita di cambiare punto di vista. Il rapporto tra Mou e Conte è cambiato così come quello tra lui e la Juve. Chissà, ad esempiom se oggi lo Special rifiuterebbe la panchina bianconera.

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