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Marco Da Graca, bomber della Juve U23, lancia la rimonta. I giovani bianconeri hanno perso l'andata della sfida contro il Padova 1-0 e ora mirano alla rimonta. E lui si carica pensando a Juve-Atletico 3-0, come racconta a Tuttosport: «Ero allo stadio in quella notte speciale e mi vengono ancora i brividi, se ci penso. Riguarderò Juventus-Atletico per caricarmi. E speriamo porti bene con il Padova...». 
 
RINUNCIO A... - «Se passiamo il turno, rinuncio a due mesi di Play Station, la mia principale passione dopo il calcio. Ma pur di realizzare il sogno della Serie B, sarei anche disposto a tingermi i capelli di biondo». 
 
PALERMO IN FINALE - «Certo! A quel punto servirebbe un settore “Da Graca” allo stadio: mamma, le zie, gli amici, la mia ragazza. Ma soprattutto il nonno, il mio primo tifoso. Sarò sempre grato a tutti loro e alla Juventus, dal tecnico Zauli al ds Manna». 
 
CONSIGLIO DEL NONNO - «”Va cuiccati priestu”. Di andare a letto presto me lo diceva da bambino e me lo ripete pure ora. Peccato soltanto che il nonno non sia mai riuscito a vedere una mia partita a Torino. Ha paura di volare. Pensate che per i miei 18 anni aveva prenotato il viaggio in nave, poi cancellato causa Covid. Da Palermo a Genova via mare e poi in treno fino a Torino». 
 
IDOLO A PALERMO - «Dybala. Avevo la sua maglia rosanero e ho fatto il raccattapalle nell’ultima partita di Paulo al Barbera. Una volta, mentre ero nella vasca del ghiaccio con Dybala, glielo ho detto. Ma lui non ci credeva, così gli ho mostrato le foto...». 
 
GIOCARE CON LUI - «Durante i primi allenamenti con la prima squadra mi sembrava di essere all’interno di un sogno, poi pian piano ci si abitua. È stato pazzesco giocare con Paulo. Mi sono emozionato anche domenica, vedendolo piangere». 
 
VLAHOVIC - «Ho seguito una serie di tiri in porta di Dusan: ha una cattiveria incredibile». 
 
DEBUTTO IN PRIMA SQUADRA - «Due momenti fantastici. La musichetta della Champions fa venire la pelle d’oca. Ogni tanto riguardo le foto di quella partita. Più le osservo e più mi cresce la voglia di lavorare per meritarmi altre notti così». 
 
RONALDO - «Un giorno mi ha detto: “Quando sei vicino alla porta, c’è solo un segreto: restare tranquilli”. Ma non dimenticherò mai nemmeno la volta in cui, durante un ritiro pre gara, mi ha invitato in camera sua assieme a Portanova. Avete giocato alla Play-Station? No, quella volta Cristiano ci ha dato dei veri e propri consigli di vita. Ricordo che ci disse: “Ragazzi, non sprecate mai i soldi e interessatevi sempre in prima persona agli investimenti”. Uscito dalla stanza ho ripensato a quando ero bambino e per il compleanno mi preparano una torta con le immagini di CR7, Neymar e Abel Hernandez del Palermo». 
 
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