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Due facce di una stessa medaglia. Tifosi contro tifosi. Il tifo bianconero si divide, tra innocentisti e colpevolisti, tra chi difende la Curva Sud e attacca la Procura per la decisione di raddoppiare la squalifica, e chi invece si schiera a difesa della... Juve, sottolineando come la vera vittima del danno sia proprio la squadra. Ma facciamo subito un passo indietro, all'inizio di tutto. 

LA PRIMA SENTENZA - "Obbligo di disputare una gara con i settori “Tribuna Sud 1° e 2° anello” privi di spettatori ed ammenda di € 10.000,00: alla Soc. JUVENTUS per cori insultanti di matrice territoriale, reiterati ed aggravati dalla recidiva specifica, nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, provenienti dalla grande maggioranza dei tifosi assiepati nel settore interessato, e pertanto percepiti in tutto l’impianto, preceduti altresì, al 6° minuto del secondo tempo, da un coro discriminatorio di matrice evidentemente razziale nei confronti del calciatore della Soc. Napoli Koulibaly, seppur non qualificato autonomamente coe tale dai collaboratori della Procura federale nella loro segnalazione. Sanzione complessivamente disposta visti gli artt. 11 comma 3 e 12 comma 3 CGS, tenuto conto delle circostanze aggravanti anche per la recidiva, con assorbimento della facoltà di sospensione di cui all’art. 16 comma 2 bis CGS quanto alla fattispecie di denigrazione di matrice razziale".

LE CONSEGUENZE - Una sentenza che ha portato al ricorso bianconero ("la sanzione è pur sempre insopportabile a sua volta quando manifesta una disparità di trattamento tra Juventus e le altre società"), che però non ha fruttato quando sperato, anzi: è stata aggiunta una seconda giornata di squalifica, con la condizionale. Fatto che, naturalmente, ha generato un tam tam di polemiche, intervallato dalla riproposizione delle parole di uno dei legali bianconeri: "Chi non è gradito non entrerà più perchè non rappresenta Juventus. Che non è di nessuno, ma di tutti, anche di coloro che nel settore che è stato sanzionato risparmiano e si privano di altro per vedere la loro squadra. Ed hanno il sacrosanto diritto di vederla. Chi non ha colpa, non deve più pagare". In molti, infatti, hanno sposato questa tesi: paghino i singoli, almeno laddove la tecnologia permette di individuarli, non tutti. La rabbia c'è e si percepisce anche nelle loro parole, ma la condanna è netta: così il popolo Juve si divide e dibatte sui social, in cerca delle verità. E intanto scende un velo di dispiacere...

Nella nostra gallery i pareri dei tifosi bianconeri: schierati pro e contro la decisione.