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La nuova Juve si intravede. Non è ancora ben distinta, ma alla quarta partita ufficiale assomiglia sempre più alla base su cui costruire. Un undici equilibrato, anche offensivo, il più coerente con le caratteristiche di Max e della rosa, che vivrà comunque di qualche cambio di rotta in corsa, a seconda dei momenti, delle partite e del turnover. Ma non solo. Massimiliano Allegri da settimane prova a studiare il materiale a disposizione continuerà a sperimentare, ma nel frattempo ha avviato il processo di costruzione e posto parte delle fondamenta. 

STRUTTURA - Il sistema di gioco? 4-4-2 in fase di non possesso, che con la palla si trasforma in 3-5-2. C’è decisamente qualcosa di Pirlo 2020 - scrive la Gazzetta - che esalta i pregi: c’è ordine, la squadra è quadrata, ognuno gioca nel suo ruolo. E poi? Ecco l'equilibrio, dietro e in mezzo, con Locatelli e Bentancur. Largo, poi, ad accompagnare una Juve solida e concreta, c'è uno degli uomini più preziosi della rosa: Juan Cuadrado. Chi mancava? Federico Chiesa, a cui andrà trovata una collocazione tattica. A sinistra al posto di Rabiot per un 4-4-2 o 4-3-3, o anche a destra con Cuadrado più indietro al posto di Danilo, ma qui sorge un problema: la Juve solida e che ha funzionato nelle due fasi passa anche dal sistema usato e dal ruolo misto di Danilo, toglierlo è difficile. E quindi chi rischia di partir fuori è proprio il francese, a meno che Allegri non decida di utilizzare Chiesa solo lì davanti... Chi parte dietro nelle gerarchie è sicuramente Kulusevski, che si spartirà con Kean il ruolo di subentranti, spesso decisivi con Max. Intanto un 11 si delinea oggi, con anche qualche cambio già fatto e delle alternanze regolari, in attesa di Arthur: Danilo, Bonucci/De Ligt/Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Chiesa/Rabiot; Dybala, Morata.