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Non doveva esserci, nemmeno lui. Sottotraccia, in punta di piedi, Juan Cuadrado è entrato nella Juve di Maurizio Sarri. Senza far rumore, quasi come se fosse di troppo. Ma sempre allenandosi al meglio, non risparmiandosi. Come se sapesse che un'occasione sarebbe arrivata. E, al momento opportuno, quando Danilo e De Sciglio sono andati ko, il colombiano era pronto.

TRA I MIGLIORI - A Madrid, la prima stagionale in Champions, ha aperto le marcature con un gol da antologia: una sventola mancina, finita all'incrocio dei pali. Importante anche con Brescia e Spal, è di nuovo in Europa, contro il Bayer Leverkusen, ad aver stupito tutti. Una prova da urlo, costante in copertura, da terzino, e presente in fase offensiva. Dal suo piede nasce il gol di Higuain, così come una chance importante per Ronaldo. Preciso anche contro l'Inter, Cuadrado ha convinto Sarri in un ruolo che in passato aveva già ricoperto, quello di terzino destro. Al punto tale che ora Danilo, al rientro dopo la sosta per le nazionali, non è più certo del posto da titolare. Anzi, potrebbe partire indietro, al netto delle naturali rotazioni.

E IL RINNOVO... - Intanto la Juve inizia a pensare al rinnovo di contratto: l'attuale intesa con il colombiano va in scadenza il 30 giugno 2020. Manca sempre meno, dunque, occorre sbrigarsi. Difficilmente Sarri rinuncerà a cuor leggero a Cuadrado, alla sua duttilità, alla sua capacità unica di giocare con egual efficacia in tutte le posizioni sulla corsia destra. Presto Paratici fisserà un incontro con l'agente, per provare a tingere ancora di bianconero il futuro di Juan.