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Altro giro, altre critiche. E forse, stavolta, fanno un po' più male. Juan Cuadrado si è fermato al rinnovo dello scorso anno: a dirlo non sono i maligni, sono le prestazioni che ha fornito da quando il suo prolungamento è diventato automatico tramite una clausola unilaterale. Il colombiano lo sa: è un anno quasi interlocutorio della sua carriera, sospeso tra quello che c'è da fare e quello che riesce. Allegri, nella chiacchierata poi finita sul Corriere della Sera, aveva probabilmente centrato il punto: non gli si può più chiedere di fare gli straordinari per 50 partite all'anno. 

CRITICHE COPIOSE - E non glielo chiederanno più neanche in patria, dove Juan non è più tra gli intoccabili. Complice la delusione per il mancato approdo al Mondiale della Colombia, in casa Cafeteros c'è una situazione Cuadrado da gestire. Nell'ultima amichevole contro il Messico, Cuadrado è stato tra i più criticati dell'intera squadra sudamericana. Male in difesa, poca verve in attacco. Meglio in marcatura, sì: ma questa nuova versione convince pochi, soprattutto se si fa il paragone con il passato. Non è più la "Vespa" che aveva ammaliato tutta la Serie A: ha il freno a mano tirato. E la fatica inizia ad accumularsi, quindi a sentirsi...