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"Il Chelsea di Roman Abramovich, russo di origini ebraiche, ha in mente di portare i tifosi razzisti ad Auschwitz per rieducarli. Comunque lo si prenda e comunque lo si guardi, il bieco razzismo da gradinata è una faccenda non solo grave ma insoluta, forse insolubile. A che punto siamo, noi italiani del calcio?", la domanda appare sulle colonne di Repubblica, a firma Maurizio Crosetti. Per il noto giornalista, le intenzioni della Jvue sono chiare: vuole identificare i colpevoli a uno a uno, colpire loro e non tutti. Elemento, quello proposto nella difesa, che si è rivelato addirittura un'arma a doppio taglio. "Serve davvero la chiusura? - si chiede - Forse no. Forse l’intera chiusura di un settore non fa che incattivire la gramigna (torneranno, quei dementi, la volta successiva a berciare ancora più tetri e convinti) e non fa che amareggiare gli innocenti: pagano, e non possono andare alla partita "