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Se c’era un modo per confermare tutte le difficoltà di una stagione che l’ha visto relegato spesso e volentieri in panchina, Marcelo l’ha trovato contro il Girona. La squadra di Eusebio Sacristán ha ottenuto uno storico successo al Bernabéu, battendo 2-1 il Real Madrid e facendo sorridere sia l’Atlético (tornato al secondo posto in classifica) sia il Barcellona (ancora più vicino al titolo). I fischi e le critiche dei tifosi dei Blancos sono - in gran parte - indirizzate a lui, il top player della fascia sinistra riscopertosi improvvisamente fragile.

MARCELO NEL MIRINO - Santiago Solari ha schierato il giovane Reguilón dal primo minuto nel derby contro l’Atlético e nel match di Champions League contro l’Ajax, ricevendo in entrambe le occasioni segnali positivi dall’esterno classe ’96. Che adesso parte nettamente in vantaggio nelle gerarchie del tecnico madridista, rispetto a Marcelo. In una delle poche occasioni a sua disposizione, il brasiliano ha fallito l’esame contro un avversario tutt’altro che imbattibile. Fino a ieri il Girona era a un punto dalla zona retrocessione in Liga, ma è riuscito comunque ad avere la meglio sui campioni d’Europa. Segna Casemiro, pareggia Stuani su rigore, poi si scatena Portu. L’esterno spagnolo supera Marcelo e colpisce un clamoroso incrocio dei pali, poi - alla seconda chance - non fallisce: il terzino 30enne se lo lascia sfuggire ancora dopo la parata di Courtois su Anthony Lozano, così arriva il 2-1 in tap-in. Bernabéu ammutolito e Marcelo, ancora una volta, nell’occhio del ciclone. La Juventus continua ad osservarlo, l’eventuale trasferimento a Torino dipenderà (come anticipato da ilBiancoNero.com) dal futuro di Alex Sandro: ma la certezza, in questo momento, è che il grande amico di Cristiano Ronaldo non sembra più inamovibile nel progetto del Real.