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Ora è tutto in discussione. Il futuro di Andrea Pirlo e della Juventus è e sarà oggetto di valutazioni da qui a fine anno. Serviranno prove convincenti che certifichino una crescita, sia tecnica che a livello mentale. Il club ha confermato il tecnico dopo la partita con il Benevento, ma i pensieri sul domani sono inevitabili. Il clima alla Continassa è chiaro: le botte subite il giorno dopo si sentono di più. Lo shock da Juve-Benevento in 36 ore non è rientrato, non si è normalizzato, non si è nemmeno ridotto e il progetto-Pirlo ora sembra a serissimo rischio. Come riporta la Gazzetta, Juve-Benevento è stata la grande delusione, anche per Andrea Agnelli. Perché la Juve non è abituata a perdere e anche dopo tanti anni di vittorie farlo così fa male. E il post-partita, con Pirlo quasi sconsolato nel riflettere sugli errori dei suoi giocatori, ha lasciato un’altra immagine preoccupante.

ALLEGRI - Così Massimiliano Allegri ora sembra la soluzione più logica per il futuro, se la Juve deciderà di cambiare. Come si legge sulla rosea: "Vuole tornare in panchina, ha il carisma per gestire le situazioni complesse, è ancora in buoni rapporti con Andrea Agnelli. L’identikit, al netto della convivenza con Pavel Nedved e Fabio Paratici, che nel 2019 spinsero per la rottura con Max, sembra perfetto". Un'ombra che si allunga su Pirlo e sui prossimi mesi: una Juve fuori dalla Champions porterebbe un grande danno economico e Andrea Agnelli nei prossimi mesi si troverà nella situazione, scomoda e molto rara, di dover prendere decisioni pesanti su tutte le componenti della società, dirigenza in scadenza compresa. Allegri tornerà sicuramente in panchina, l'ha promesso. La Juve può pensarci...

SARRI - Futuro deciso anche per Sarri, pronto a tornare ad allenare. A Roma c'è Paulo Fonseca sulla graticola e l'ex Juve è pronto a subentrare: ha il profilo giusto per far crescere talenti e perciò piace a Friedkin. Juve? Per lui l'opzione ritorno non sembra esserci.