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Quanto vale un gol. Questioni di numeri e di peso specifico. Di semplici bomber e di veri campioni. Perché far gol sarà pure un'arte, ma farlo nel momento giusto è un dono particolare. Che soltanto in pochi sanno di possedere. Ecco: chiedere per credere a Gonzalo Higuain, ex attaccante bianconero, che tra Juve e Napoli qualche occasione di troppo, nei momenti importanti, se l'è divorata. E i 36 sigilli stagionali, record di sempre in Serie A? Un altro discorso. Perché se avesse avuto quella stessa verve quando più occorreva, la Juve non sarebbe finita per innamorarsi di Cristiano Ronaldo. 

CRISTIANO MATTATORE - L'inizio dei due, in maglia Juventus, è stato agli antipodi: Ronaldo ha timbrato il cartellino tre volte, aspettando altrettante partite prima di poter urlare il primo "Sssiuuu" all'Allianz Stadium. Il Pipita? Poco più di un quarto d'ora per entrare nei cuori dei tifosi. E nelle prime 7 giornate aveva accumulato ben 6 reti in poco più di 10 conclusioni in porta. Letale. Come contro il Napoli: cinque gol in altrettanti match tra San Paolo e Stadium, con il grande rimpianto di non aver timbrato l'ultimo incontro finito tra i ricordi dolci dei partenopei. 

COME IL PIPITA? - Chiaro che Cristiano non possa prendere lezioni da Higuain. Parliamo di un giocatore da 13 gol in 22 partite con l'Atletico, una ogni 142 minuti. Parliamo di un giocatore che ha messo insieme 6 gol nei 'Clasicos', andando ad urlare in faccia al Camp Nou. Ma soprattutto, parliamo di un attaccante in grado di totalizzare 34 gol nella fase a eliminazione diretta. Più di così...