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Ronaldo-dipendenza. Più di una malattia, quasi una necessità. E' inevitabile che la presenza o meno del giocatore più forte in circolazione sposti gli equilibri. Senza Cristiano la Juventus - prima con Allegri e ora con Sarri - ha totalizzato 3 sconfitte, 1 pareggio e 6 vittorie. Situazione non tragica, ma quando CR7 è in campo si scende in campo sempre con un pizzico di fiducia in più.

Non c'era con il Lecce - turno di riposo concesso da Sarri - e la Juve ha pareggiato, contro il Genoa sarà regolarmente in campo dal primo minuto: 35 volte su 59 partite il portoghese è andato a segno dopo aver saltato una partita. 55 gol in totale. L'ultimo gol in Serie A è arrivato dieci giorni fa contro il Bologna, prima di rimanere a secco in Champions contro la Lokomotiv Mosca: "Ero frustrato per non aver segnato - sono le parole riportate da La Gazzetta dello Sport in un'intervista rilasciata a France Football, la rivista che assegna il Pallone d'Oro (indizio sul prossimo vincitore?) - i russi avevano messo un bus davanti alla porta. Dopo la partita ho staccato completamente, dopo aver cenato con gli amici mi sono immerso nell'acqua ghiacciata e alle 4 di mattina sono andato a dormire. Poi, alle 11, ero in palestra ad allenarmi. Se si ha questo rigore ogni giorno è inevitabile rimanere in alto. Lo stress? Lo yoga e la meditazione mi aiutano a gestirlo".

'SOLO CHAMPIONS E NAZIONALE' - Sorride il portoghese, sulla copertina della rivista: "Se dovessi essere io a decidere, giocherei solo le partite di Champions e quelle con la Nazionale -  spiega - Sono le gare importanti e che mi motivano perché c'è un obiettivo, un ambiente difficile e la pressione è sempre alta. Ma per rispetto di chi mi paga devo essere un professionista tutti i giorni e cercare sempre di fare il massimo".

Cristiano Ronaldo su France Football, indizio per il Pallone d'Oro