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Adesso è ufficiale. CR7 è un giocatore della Juventus.

Fine del tormento, per quelli che non ci credevano e che stavano riuscendo a trasmettere ansia pure a coloro i quali non ne avevano per niente. Quelli come il sottoscritto che, sulla scorta delle notizie progressivamente raccolte nell'ultima decina di giorni, si erano convinti fosse tutto vero e la Juventus stesse davvero per acquistare il top player per eccellenza, mettendo a segno un colpo spiazzante per l’intera concorrenza: Cristiano Ronaldo.

Proprio lui, ve lo sillabo: CRI-STIA-NO RO-NAL-DO.

Tutt'altro che suggestione, realtà allo stato puro.

Però, se la pazienza ti difetta geneticamente e non hai eccessiva fiducia verso la dirigenza bianconera, un'operazione di mercato come questa non potevi che viverla male. Perché se Marotta viene ritenuto da qualcuno bravo solo a prendere parametri zero e gli Agnelli dei tirchioni che tengono poco alla loro Juventus, e come tali non spendono, è normale poi diffidare di tutto, a maggior ragione di un acquisto galattico come CR7. Operazione chiusa appena 10 giorni dopo l’uscita dei primi rumors sui media, con lo spettacolare atterraggio del Presidente sulla spiaggia greca del resort dove alloggia in questi giorni Ronaldo. Roba da standing-ovation, ma se lo dici passi per aziendalista stipendiato dagli Agnelli (ma magari!!!).

Adesso l’attesa è finita e siamo tutti felici, non ci resta che trovarci tutti quanti lunedì prossimo allo Stadium, per abbracciarci e accogliere come si deve lui, l’alieno.

Come e dove lo farà giocare Allegri, francamente, al momento mi interessa poco: adesso limitiamoci a godercelo e a esporlo in vetrina, affinché tutti lo vedano. Ma proprio tutti. E inizino a dare di matto.

Tipo, sostenendo che Ronaldo – coi suoi 33 anni - sia ormai un campione in parabola discendente. Quarantaquattro gol in 44 presenze, solo nell’ultima stagione, 2 reti in più di quella precedente. Parabola discendente? Siete sicuri?

Per non parlare di quelli che, dal momento in cui si è iniziato a parlare di Ronaldo alla Juve, hanno incominciato ad improvvisarsi economisti e a fare di conto, per capire come farà mai la Juventus a pagarselo. Il fatturato Exor, che ammonta a 143 miliardi e rotti di euro, mi pare la migliore garanzia a tutti i dubbi dei cino-milanesi (che con le lavastoviglie e lavatrici Suning arrivano appena a 31 miliardi) e di quelli andati al Fondo dopo essere transitati dalla Chinatown meneghina di Paolo Sarpi.

E che alla Continassa abbiano azzeccato l’acquisto lo attestano pure i server del sito Juve, andati in tilt subito dopo l’annuncio ufficiale del passaggio di CR7 alla Juve, e le code agli store di Milano e Torino, dove si vende una maglia di Ronaldo al minuto.

Eppoi ci sono pure quelli che, in questi giorni, protestano contro Agnelli negli stabilimenti FCA di Pomigliano e Melfi, dove hanno indetto persino due giorni di sciopero proprio per l’acquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus. Quindi Agnelli, quindi FCA. “A Ronaldo 30 miliardi l’anno, per noi gli ammortizzatori sociali, eppure siamo tutti dipendenti dello stesso padrone. Di fronte a tanta iniquità non si può che scioperare”, scrivono nel loro comunicato sindacale. Quando nel 1997 l’Inter acquistò l’altro Ronaldo, Luis Nazario de Lima detto “il Fenomeno” ricordate picchetti e scioperi nella raffinerie SARAS in Sardegna, di proprietà dei Moratti? E nel trentunennio (1986 – 2017) di presidenza berlusconiana al Milan, quando vennero acquistati Gullit, Van Basten, Rijkard, Papin, Savicevic, Ronaldinho, Beckham e tanti altri campioni, ricordate proteste e scioperi da parte delle migliaia di dipendenti Fininvest per “iniquità” tra i loro salari e quelli dei giocatori del Milan? In entrambi i casi, non mi pare. Succede però ora, con Cristiano Ronaldo alla Juventus. Che, tra l’altro, verrà utilizzato proprio come testimonial delle auto FCA prodotte a Pomigliano e Melfi, sperando appunto in un incremento delle future vendite, in modo così da guadagnarci tutti. Operai compresi.

Fatevi una domanda,datevi una risposta.