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Così si fa. I teppisti, gli imbecilli, si scovano e si mettono fuori dagli stadi. Il resto lo può e lo deve fare la giustizia ordinaria, intanto ogni forma di violenza si può e si deve combattere anche in questo modo. Quello che è riuscita fare la Juventus deve essere solo un primo passo verso un calcio, uno sport, che non può più aspettare.

IL FATTO 
- Venerdì sera, 3 maggio, vigilia del settantesimo anniversario della tragedi di Superga, Allianz Stadium, derby di Torino: un idiota si sporge dalla balaustra del secondo anello in curva Nord e mima un aereo rivolgendosi al settore ospiti occupato dai tifosi del ToroUn'immagine di pura vergogna, condannata senza se e senza ma dalla Juventus: il club bianconero già sabato si era speso per aiutare la Digos a individuare il soggetto in questione, mettendo a disposizione tutto il materiale prodotto dal sistema di sicurezza interno. Nel tardo pomeriggio del 4 maggio si era già giunti all'individuazione, con la Juve che aveva prontamente auspicato un Daspo quantomeno per quel che riguarda gli eventi organizzati dal club bianconero: provvedimento che non può essere preso se non dalla Questura di Torino, per ovvi motivi di opportunità. E nelle scorse ore è giunta la notizia di una prima inibizione per cinque anni dallo Stadium e gli altri eventi organizzati dalla Juve. 

SI PUO' FARE - Così si fa. Così si può fare in uno stadio come quello di proprietà della Juve, così si dovrebbe fare ovunque. Ecco un motivo in più per auspicare e incentivare l'ammodernamento di tutte le strutture in Italia, con stadi obsoleti o fatiscenti si rimane nella preistoria. È una questione di civiltà, è una questione di cultura, è una questione di sport. Intanto la Juve dà l'esempio: fuori le bestie dagli stadi. Così si fa.