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Il Corriere dello Sport ha intervistato Tomas Locatelli, in campo quando il Bologna nel 2002 affrontò il Fulham in Intertoto, che ha detto la sua anche sul futuro di Thiago Motta, accostato con insistenza alla panchina della Juventus: "L'ho incontrato sui campi da calcio, era già tosto", il suo pensiero. "Ha dato un’identità di gioco diversa dal calcio attuale. Questa identità fa la differenza. Per dire: un difensore che va a centrocampo e gestisce la palla: quelle sono dinamiche preparate, sono costanti. È il gioco che ha fatto la differenza. Se resterà al Bologna? Non lo sa nessuno. L’esempio che mi viene è quello di Xabi Alonso: ha vinto il campionato con il Leverkusen. Sembrava avesse già le valigie in mano… La speranza dei bolognesi è che Motta resti. Se dovessi decidere io: lo tengo subito. E penso sia la stessa idea di Saputo".