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Le trattative portate per le lunghe rischiano di complicare piani e progetti, lasciando il direttore tecnico Giuntoli con la polvere tra le dita. E' l'apertura del Corriere dello Sport, che ricorda il mandato pubblico di John Elkann, che impone di perseguire una doppia direzione: rinforzare la squadra e fare attenzione al budget, da gestire anche tra scadenze imminenti costi di gestione ancora elevatissimi da tagliare. La chiamano sostenibilità e spesso fa a pugni con la competitività. Se è vero che l’aumento di capitale e i premi generati dai risultati stagionali rappresentano un bel gruzzoletto di partenza - almeno 40 milioni saranno destinati al mercato - prima però bisognerebbe fare i conti con le spine di quei nove calciatori con il contratto in scadenza nel 2025, o almeno con quattro top della rosa, considerati in bilico per varie ragioni: Szczesny, Rabiot, Chiesa e Vlahovic. E Allegri? L’incontro con Giuntoli si terrà dopo la finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo. Tra una settimana l’allenatore potrebbe presentarsi al colloquio con la Champions in tasca e un trofeo in bacheca, mescolando le carte in tavola.
 

Juventus, i quattro top in bilico: Szczesny, Rabiot, Chiesa e Vlahovic


Per ripartire - si legge - ci vorrebbe prima di tutto Fede, eppure su Fede Chiesa s’è acceso l’interesse della Roma. Il legame con De Rossi sembra essersi rinsaldato dopo i contatti delle ultime settimane e rappresenta una tentazione, mentre la Juve sta provando a rinnovare il suo contratto da 5 milioni più uno di bonus, ma la distanza tra le parti resta ampia perché il calciatore vorrebbe un ritocco verso l’alto mentre il club spinge per un prolungamento alle cifre attuali. E l’Europeo di giugno potrebbe trasformarsi in una vetrina. Intanto, il compagno d’attacco Vlahovic sta per diventare il calciatore più pagato della Serie A con 12 milioni netti d’ingaggio, troppi. Giuntoli ha più volte proposto al suo agente Ristic un rinnovo al 2028 alle cifre attuali (7 milioni annui), operazione funzionale anche alla riduzione della quota di ammortamento a bilancio, ma la proposta non è stata accettata e la trattativa risulta in una fase di stallo. C'è poi Rabiot: resterà o andrà via? Il suo futuro è come sempre nelle mani di mamma Veronique, ma le tentazioni non mancano e il probabile cambio tecnico potrebbe favorire la separazione. E, infine, nella classifica dei più pagati c’è anche Szczesny, uno dei reduci dal ciclo vincente, destinato però a chiudere la sua esperienza per far posto a un portiere più giovane, visto che guadagna 6,5 milioni più bonus fino al 2025. Il quadro finale racconta di uno schema complesso: tagliare e innalzare al tempo stesso la competitività. I tifosi chiederanno di tornare a vincere o quanto meno di provarci fino alla fine, ma forse - si legge - sarà proprio questo il prezzo più oneroso da pagare per la possibile separazione da Allegri, il parafulmine ideale di una società che nell’ultimo triennio ha allestito squadre che potessero realisticamente competere per la Champions (la Juve è la quarta rosa del campionato per valore dei cartellini) sperando poi che dal cilindro di Max uscisse qualcosa in più.