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Uno spionaggio a orologeria, nei momenti più delicati della gestione Agnelli, con l’obiettivo di trovare scheletri negli armadi o prove di eventuali reati. La Juventus è stata più volte nel mirino del dossieraggio abusivo che ha fatto scattare la maxi-inchiesta di Perugia. Questo quanto riferisce il Corriere dello Sport
 

Dossieraggio, il piano per far saltare l'ex dirigenza della Juventus


La Juventus, si legge, è stata studiata con morbosità almeno in quattro diverse occasioni: quando Suarez sostenne il famoso esame di italiano all’Università di Perugia, nei giorni burrascosi dell’adesione del club al progetto Superlega, quando si è parlato del ritorno di Allegri in panchina dopo il biennio sabbatico e nelle ore in cui la cessione di Cristiano Ronaldo è diventata più di una banale suggestione di mercato. Il sospetto degli inquirenti è che ci sia stato un piano per creare nocumento alla vecchia governance guidata da Andrea Agnelli, magari per farla saltare.

La coincidenza degli accessi a “tema Juve” nelle banche dati non lascia dubbi: chi voleva colpire sapeva come e quando farlo. L’interrogazione di Suarez all’ateneo perugino allo scopo di ottenere la cittadinanza e trasferirsi poi a Torino, giudicata dagli inquirenti «una farsa», scatenò ad esempio una clamorosa fuga di notizie. Questo fatto è davvero collegato all’inchiesta sul dossieraggio? È quanto sospettano oggi in procura, scrive il quotidiano. Nell’autunno del 2020, qualcuno nel capoluogo umbro ipotizzò addirittura l’esistenza di una talpa come raccontato nel dettaglio ieri dalla Verità.
 

Agnelli nel mirino, qualcuno voleva colpirlo 


Nel mirino appunto, anche l'ex presidente della Juventus. I conti correnti di Andrea Agnelli  furono setacciati il 19 aprile 2021, la mattina successiva allo strappo notturno della Juve (e non solo) sulla Superlega. Qualcuno aveva evidentemente intenzione di colpire l’ex presidente, mettendolo in difficoltà nel momento in cui veniva considerato a capo dei ribelli. Il 7 giugno toccò ad Allegri e anche qui la tempistica non sembra casuale: era passata poco più di una settimana dall’annuncio del ritorno in bianconero e nel frattempo iniziavano a serpeggiare le prime illazioni su ipotetici pagamenti all’estero riconducibili al gioco online. 
 

Juventus, 'spiato' Cristiano Ronaldo


Poche ore dopo la stessa mano entrò illegalmente, secondo i magistrati, nel profilo del signor Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro: il portoghese stava preparando gli Europei e, secondo quanto sarebbe emerso soltanto più avanti, in quella data aveva già espresso la sua volontà di cambiare aria. Le verifiche sul suo conto, nelle ipotesi investigative, sarebbero nate per far saltare una cessione salvifica per i conti in sofferenza del club bianconero. A chi conveniva? Si chiede il quotidiano

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