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"De Ligt-Juve, è rottura. Niente rinnovo, niente revisione della clausola, nessun avvicinamento tra le parti. L’olandese ha chiesto la cessione e ora Chelsea e Manchester United sono in pole position". Apre così il Corriere dello Sport, che prosegue spiegando come Matthijs, che avrebbe dovuto essere uno dei perni della ricostruzione, sia ad un passo dal naufragare all’alba dell’estate, con conseguenze tecniche che rischiano di essere enormi per la squadra di Massimiliano Allegri. Una bomba scoppiata ieri durante l’incontro che si è svolto a Milano tra la dirigenza bianconera e l’avvocato Rafaela Pimenta: sul tavolo il tema del prolungamento del contratto in scadenza nel 2024, la questione della clausola rescissoria e dell’ingaggio. Tutto per ricominciare una trattativa che lì si era arenata, insieme ai discorsi sull'ambizione e sulla vittoria di De Ligt. 

LO STRAPPO - Nemmeno l’arrivo di Pogba non è stato "sufficiente per convincere De Ligt - si legge - che ha deciso di compiere egli stesso un passo deciso. Uno strappo vero e proprio. In poco più di un’ora di chiacchierata tra il management della Juve e Pimenta, si è arrivati alla conclusione meno auspicata, fra posizioni cristallizzate e distanti. Il club bianconero aveva, e ha tuttora, l’intenzione di prolungare il contratto fino al 2026, in modo da respingere anche le sirene del mercato. La caccia a Matthijs, infatti, è ormai partita e tutte le grandi d’Europa sono sulle sue tracce". Niente taglio della clausola per portarla attorno agli 80 milioni e un ingaggio che la Juve avrebbe voluto sistemare, senza successo. Così, la presa di posizione ora spaventa. Il Chelsea, con la nuova proprietà, spinge forte per lui, mentre il Manchester United dell'ex Ajax Ten Hag, spera. Ma su di lui ci sono anche Manchester City, Real Madrid e Psg. Con il pagamento della clausola De Ligt partirà, altrimenti sarà necessaria una trattativa, ma certamente non arrivano segnali incoraggianti...