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Fabrizio Corsi conosce bene Maurizio Sarri, che ha guidato l’Empoli dal 2012 al 2015. Il presidente del club toscano, intervistato da Tuttosport, ha detto la sua sul trasferimento del tecnico alla Juventus.

SULL'IMPATTO - “Sono convinto che dopo due settimane i giocatori si abitueranno ai suoi metodi. Penso alla linea difensiva, per esempio: si renderanno conto che le sue nozioni sono decisive e gli riconosceranno i vantaggi individuali nonché la minore fatica. Lo snodo sarà quello di entrare presto nelle teste dei giocatori”.

SULLA MENTALITÀ - “In toscano noi diciamo che è fissato sul lavoro: secondo me, lo accompagna anche quando dorme. Come persona, in apparenza può sembrare un po’ schivo e burbero, però posso assicurare che è estremamente piacevole e mai banale. Tra noi è nata un’amicizia vera, parlavamo di tutto e non soltanto di calcio. E’ una persona da raccontare, strutturata, intelligente, con un bagaglio interessante di esperienze vissute, anche a livello internazionale visto il precedente lavoro”.

SULLA TUTA - “Non so come si veda lui, ma io me lo vedo benissimo in panchina con un bel completo blu”.

SULL'OBBLIGO DI VINCERE - “Non sarà un problema perché è ben saldo e fortificato sulle sue convinzioni. Poi la Juve è una grande società, ha una struttura tale che le flessioni sono condivise”.

SU RONALDO - “I grandi campioni sono tali non solo per fisico e tecnica, ma perché hanno un coefficiente intellettivo superiore alla media. Sono convinto che Cristiano Ronaldo capirà le capacità dell’allenatore che avrà nello spogliatoio. Sarri, dal canto suo, sarà avvantaggiato nel lavorare con CR7: i suoi insuccessi in carriera, soprattutto nelle serie minori, erano dovuti ai limiti dei giocatori che allenava”.

SULLO STILE DI GIOCO - “Non so se giocherà con il 4-3-3, ma sicuramente sarà una Juve che terrà palla, avrà una godibilità di gioco, che non cercherà subito l’attaccante alla ripartenza ma ci sarà una ricerca di gioco”.