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Campionati fermi e quarantena. La giornata tipo ai tempi del coronavirus non offre particolari distrazioni, così, mentre i tifosi contano i giorni per rivedere lo sport che la pandemia gli ha sottratto, il calcio stesso si interroga da che punto ripartire. Come si legge su Il Corriere dello Sport, sono due le opzioni passate al vaglia in questi giorni, fatti di ulteriori confronti non solo in Italia, ma in tutta Europa. Così, come uscito fuori dalla riunione di ieri dell'European Board, c'è l'intenzione di far fronte comune tra tutti e dodici i campionati che hanno squadre impegnate in competizioni europee: ripartire con la stagione, dando la precedenza ai campionati nazionali e poi alle sfide organizzate dalla Uefa. 

DUE LINEE - Come detto, quindi, l'opzione caldeggiata in questi giorni è proprio quella di usare la prima parte dell'estate per la ripresa delle varie leghe nazionali, poi, di terminare quanto rimasto aperto di Champions ed Europa League. In quest'ottica, da giugno fino a metà luglio, andranno in scena Serie A, Premier ecc... poi, dopo Ferragosto, dovrebbe esserci invece la finale di Champions ad Istanbul. Questa però, è solo una delle due possibilità. Resta infatti sempre viva anche quella del calendario alternato, con i campionati e le coppe che ripartirebbero insieme, con partite più concentrate in un tour de force da completare entro agosto. 

DEADLINE - Quel che resta certo, invece, sembra essere la data di scadenza oltre la quale si sospenderebbe definitivamente tutto. Infatti, se si dovesse andare oltre giugno per la ripresa, salgono le possibilità che ci si proietti direttamente all'anno nuovo, concludendo di fatto questo orribile 2019-20. Si aprirebbero nuovi dibattiti, dalle vittorie dei campionati alle retrocessioni, per questo resta una possibilità alla quale nessuno vuole credere, almeno fino a quando non si sarà costretti a farlo.