IN GINOCCHIO - Oggi Ivan Gazidis, CEO del Milan, è stato a Milanello, dove ha seguito la seduta d’allenamento. Un modo per stare vicino alla squadra, a cui ha comunicato di aver accettato la proposta di rinunciare al 50% della mensilità di aprile a fronte della pandemia coronavirus. Il gruppo rossonero ha esternato malumori e perplessità per l'incertezza che regna sul futuro della guida tecnica. E venerdì c'è la Juve, partita nella quale ci saranno delle assenze pesantissime. Non saranno presenti infatti Zlatan Ibrahimovic, infortunato e squalificato, oltre che Theo Hernandez e Samu Castillejo. Pioli in emergenza, si affiderà ad Ante Rebic, a segno nella gara d’andata contro la Juve. Alle sue spalle Bonaventura, sugli esterni spazio a Paquetà e Calhanoglu. Calabria, adattato a sinistra, sostituirà Theo. Insomma, il Milan arriverà allo Stadium in ginocchio.
CHE CHANCE - Un’occasione enorme per Sarri e la Juve. La Coppa Italia manca dal 2018, il tecnico inoltre non ha mai vinto alcun trofeo in Italia (ha trionfato solo col Chelsea). Lo stesso Cristiano Ronaldo nella sua sterminata bacheca non annovera la coppa nazionale. Un successo potrebbe far ripartire subito al massimo la squadra, dando motivazioni ancora maggiori per il campionato e per la Champions. Il Milan arriva a Torino in grossa difficoltà, Sarri ora non ha scuse: deve almeno arrivare in finale. Poi ci penserà Ronaldo.