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Antonio Conte non ha iniziato neanche il suo primo giorno di lavoro all'Inter, eppure la faccia porta già i segni di un attestato di fallimento. La prima conferenza da allenatore nerazzurro è stata una lunga preghiera: innanzitutto con la speranza che certe domande - soprattutto quelle tendenziose - non gli fossero rivolte, poi con la paura di poter dire qualcosa di diverso dal 'ci proveremo'. Che poi è il suo sentimento vero. Che poi, conoscendolo, ha poco senso considerate grinta e carisma del soggetto. Insomma, che si sia già identificato con la piazza? A quanto pare, il tecnico ha fatto davvero presto a diventare triste, e cioè un interista. L'ufficio facce oggi ha aperto presto: le occhiaie della fatica, e della paura di fallire, si sono viste tutte.